Mondo
I servizi di video on demand (VOD) si stanno affermando sempre di più sui mercati americani ed europei, dove i grandi operatori di pay Tv forniscono già migliaia di film e show televisivi.
Secondo le stime di IMS Research, nel 2010 il VOD ha generato 1,98 miliardi di dollari di entrate nell’America del Nord mentre in Europa è arrivato a totalizzare 1,11 miliardi. I due mercati insieme rappresentano 46,1 milioni di famiglie abbonate alla pay Tv che usano servizi di video on demand.
Nell’ultimo Report su “On-demand Services Business Models: Video, Games & Over-the-Top – 2011 edition“, IMS Research analizza lo sviluppo regionale del mercato VOD e prevede future tendenze e guadagni per 30 Paesi.
Per i ricercatori, nel 2016 l’America del Nord continuerà a guidare il comparto mondiale con il 33,1% dei ricavi, seguita dall’Europa occidentale con il 30,5% e dall’Asia pacifica con il 25,7%.
I cinque Paesi che guideranno il mercato VOD in termini di entrate saranno Stati Uniti, Giappone, Canada, Regno Uniti e Corea del Sud. Gli USA rappresenteranno un quarto del settore.
L’autrice del Rapporto, Anna Hunt, ha dichiarato che anche sui mercati emergenti come quelli dell’America Latina, Europa dell’est e Asia pacifica gli operatori pay Tv stanno lanciando servizi VOD, sebbene l’offerta non sia ancora così completa come invece è in Europa occidentale o America del Nord.
Nel 2016 nelle tre regioni, senza considerare Giappone e Corea del Sud, il VOD produrrà 2,4 miliardi di ricavi.
La Hunt ha sottolineato che ci vorrà del tempo prima che il VOD generi entrate significative anche nei mercati emergenti, ma ciò non significa, ha precisato, che “non se ne debbano preoccupare già da oggi”.
L’analista ha aggiunto che i servizi Over the Top stanno cominciando a fare la loro comparsa in diverse parti del mondo, in particolare in America Latina.
“Per gli operatori è importante – ha commentato – posizionarsi come leader nella distribuzione di contenuti on-demand per rimanere competitivi per i prossimi dieci anni”.
IMS Research stima che l’America Latina registrerà la crescita maggiore nei prossimi cinque anni rispetto agli altri Paesi considerati nel Report. La propria quota sul mercato mondiale passerà dallo 0,6% del 2010 al 4,8% del 2016.