Dtt: per le Tv locali, le nuove norme rischiano di rallentare l’avvio del digitale radiofonico

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Il punto sul RadioTv Forum di Aeranti-Corallo che ha registrato 3 mila presenze.

Italia


Corrado Calabrò, Paolo Romani, Marco Rossignoli, Luigi Bardelli

Ad alcuni giorni dalla conclusione del RadioTv Forum, Aeranti-Corallo fa il punto di questa sesta edizione che ha registrato 3 mila presenze.

Numerosi gli incontri, convegni, seminari e workshop mentre nell’area expo circa sessanta aziende del settore broadcast, audio e video hanno mostrato i propri prodotti e servizi. L’evento si è aperto alla presenza del Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e del Presidente della Agcom, Corrado Calabrò, nonché del Presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom, Francesco Soro. Erano, tra gli altri, presenti all’incontro di apertura il Commissario Agcom e Vicepresidente del Cnid Roberto Napoli, il responsabile informazione della Lega Nord on. Davide Caparini, il Vicedirettore generale Rai Giancarlo Leone, il Presidente Rai Way Francesco De Domenico, il Capo della Segreteria del Ministro dello Sviluppo economico Stefano Selli, il Direttore generale della Dgscer Francesco Saverio Leone, il Direttore generale della Dgpgsr Francesco Troisi, il Direttore generale dell’Istituto superiore delle comunicazioni del Ministero Rita Forsi, il Presidente del Comitato media e minori Franco Mugerli, il Presidente della Rna Eduardo Montefusco, il Segretario della Rna Sergio Natucci, il Presidente della Associazione radio Frt Roberto Giovannini, il Direttore della Frt Rosario Donato, i Presidenti della 1a, della 2a e della 3°  sezione del Consiglio superiore delle comunicazioni, rispettivamente Sergio Santoro, Giuseppe Bartolucci e Giuseppe Sangiorgi, il Presidente Audiradio Vincenzo Vitelli, i dirigenti della Dgscer del Ministero dello Sviluppo economico Donatella Proto e Giovanni Gagliano, il direttore degli Ispettorati territoriali Lazio e Toscana Andrea Cascio, i Presidenti dei Corecom Campania, Lino Zaccaria; Abruzzo, Filippo Lucci; Calabria, Silvia Gulisano nonché i vicepresidenti del Corecom.

 

Con la relazione del Coordinatore Aeranti-Corallo e Presidente Aeranti, Marco Rossignoli, hanno ufficialmente preso il via i lavori della sesta edizione del RadioTv Forum di Aeranti-Corallo.

Rossignoli ha esordito evidenziando le difficoltà in cui si trova a operare il settore televisivo locale. “La legge di Stabilità 2011 – ha affermato il coordinatore dell’associazione – ha sottratto alla radiodiffusione televisiva i canali di trasmissione 61-69, eserciti quasi esclusivamente dalle tv locali, per destinarli, attraverso una gara, ai servizi di comunicazione mobile in larga banda. Tale riduzione, posta a carico del solo comparto televisivo locale, ha la conseguenza che le frequenze sono ora insufficienti per consentire a tutte le tv locali di diventare operatore di rete nelle aree ancora da digitalizzare e di continuare a svolgere tale attività nelle aree già digitalizzate.” Rossignoli ha inoltre aggiunto: “Se in sede di assegnazione delle risorse frequenziali alle tv locali spetta un terzo delle frequenze, non è certamente possibile che, quando le assegnazioni devono essere, invece, ridotte, tale riduzione riguardi solo le tv locali. Conseguentemente la riduzione delle nove frequenze di cui ai canali 61-69 dovrebbe essere posta per 1/3 a carico delle tv locali e per 2/3 a carico delle tv nazionali”. Rossignoli ha posto l’accento sul fatto che quello enunciato è “un principio ineludibile, che Aeranti-Corallo intende sostenere fino in fondo, in sede politica e giudiziale, a livello italiano ed europeo.”

 

Durante il proprio intervento, Rossignoli ha poi affermato che è inaccettabile che mentre alle tv locali vengono ridotte nove frequenze, stiano per essere assegnate, gratuitamente, attraverso una gara in modalità beauty contest, sei frequenze per trasmissioni televisive nazionali, con possibilità di assegnazione di alcune di tali frequenze a soggetti che già eserciscono altri multiplex nazionali.

A parere di Aeranti-Corallo – ha sostenuto Rossignoli – un terzo di tali frequenze dovrebbe essere assegnato alle tv locali. In ogni caso, è evidente che gli indennizzi previsti dalla legge di stabilità 2011 siano talmente irrisori da non incentivare certamente nessuna tv locale a cedere le frequenze attualmente esercite.

Secondo Rossignoli, con tali investimenti non verrebbero risarciti, in moltissimi casi, neppure gli investimenti da ultimo effettuati nelle aree già digitalizzate per realizzare lo switch-off. “Solo triplicando le risorse sarebbe possibile avvicinarsi ai valori minimi di mercato delle frequenze di trasmissione.” (Leggi Articolo Key4biz)

 

Passando al tema della radiofonia, Rossignoli ha evidenziato che il comparto viene spesso trascurato; con riferimento alla rilevazione degli ascolti, ha espresso l’auspicio che si risolva rapidamente la problematica del blocco dell’indagine Audiradio, blocco che rischia, se protratto, di causare una riduzione degli investimenti pubblicitari. Con riferimento al le misure di sostegno per la radiofonia, Rossignoli ha rilevato che è imminente l’inizio dei pagamenti relativi al 2008, mentre è iniziata l’istruttoria delle pratiche relative al 2009. Infine, con riferimento all’avvio delle trasmissioni in tecnica digitale, ha lamentato il grande ritardo nella evoluzione tecnologica e, ha sottolineato, “le nuove norme per la transizione al digitale terrestre televisivo rischiano di avere ripercussioni anche sull’avvio del digitale radiofonico dab+/dmb.”

 

Luigi Bardelli, componente dell’esecutivo Aeranti-Corallo e presidente Corallo, ha lamentato il fatto che “la politica tutta non ha mai fatto scelte di fondo e per tale ragione ci si porta dietro peccati originali dagli anni ’80 e ’90, quando non si ebbe il coraggio di regolamentare seriamente tutto il sistema dell’emittenza privata.”

Bardelli si è poi chiesto perché i canali 61-69 siano stati tolti solo all’emittenza locale e per quale ragione venga fatto un beauty contest dove si assegnano gratuitamente frequenze all’emittenza nazionale, senza venire incontro alle esigenze delle emittenti locali.

 

Il Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani si è, tra l’altro, soffermato sulla questione delle risorse da destinare alle tv locali che non saranno destinatarie dei diritti di uso delle frequenze, risorse che proverranno dalla gara per l’assegnazione agli operatori di larga banda in mobilità. (Leggi Articolo Key4biz)

Mi auguro – ha affermato il Ministro – che la gara per l’assegnazione delle frequenze per la banda larga mobile possa portare più risorse di quelle che ci aspettiamo. Se questo succederà, mi impegno a reperire più risorse per gli incentivi alle tv locali”. Romani, pur rilevando che “probabilmente i 240 milioni previsti non saranno sufficienti”, ha però affermato “non credo che potremmo mai arrivare ai 720 milioni richiesti come rimborso complessivo”. Dunque, per il Ministro “Occorre trovare meccanismi di consorzio, trovare rimborsi, trovare processi di semplificazione che consentano a tutti coloro che trasmettono di trasmettere, ma questo è garantito. Il vero problema è capire se le 600 emittenti locali siano in grado di trasmettere 3.600 programmi digitali. C’è un problema di Lcn, c’è un problema di offerta televisiva e c’è il problema di far capire come si può trasformare l’offerta televisiva”.

Il presidente della Agcom, Corrado Calabrò, nel proprio intervento, riferendosi alla questione dei rimborsi per le tv locali, ha affermato “Mi faccio latore della richiesta che possano aumentare gli incentivi previsti, in misura proporzionale all’introito realizzato. Sarebbe un risultato rispondente a un tempo alle esigenze finanziarie dello Stato perché ci sarebbe un maggiore introito, all’utilizzo razionale delle frequenze e alla salvaguardia economica degli investimenti fatti dalle emittenti locali.” Il Presidente Agcom ha poi aggiunto che “Le regole per la gara, che Agcom ha formulato il 24 maggio scorso, consentono, a queste condizioni, entrate anche superiori alla cifra preventivata di 2,4 miliardi di euro”. Secondo Calabrò, “La situazione è complicata, ma cerchiamo di definire i ruoli: gli operatori di rete trasportano anche per i fornitori di contenuti locali e nazionali e ci sono incentivi alla condivisione delle frequenze anche e sopratutto per le emittenti comunitarie che rappresentano un indubbio valore per la società civile.”

 

Il Presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom, Francesco Soro, è poi intervenuto sottolineando il doppio ruolo dei Corecom, da una parte di vigilanza per conto dell’Agcom e di redazione delle graduatorie per le misure di sostegno alle tv locali, ma anche di consulenza per le Regioni e di “punto di collegamento” tra queste ultime e le emittenti radiofoniche e televisive locali.

 

Al tema della radiofonia e degli scenari evolutivi della stessa è stato dedicato un ampio seminario pomeridiano, nel corso del quale si sono succeduti numerosi, interessanti interventi.

A cominciare da quello di Alberto Magnani di Demoskopea, che ha illustrato i risultati di una indagine compiuta per conto di Aeranti-Corallo sull’ascolto della radio locale nell’area test dell’Emilia Romagna.

Da tale indagine sono emersi interessanti risultati dai quali è stato possibile evidenziare quali sono i punti di forza, e quali quelli di debolezza, delle emittenti radiofoniche locali. A seguire, Ugo Stocco della Advantage ha effettuato una analisi della presenza della radiofonia locale in internet e ha parlato delle possibili linee di sviluppo (trend nazionali e internazionali sulle modalità di ascolto delle internet radio, radio apps per i tablet e gli smartphone), sottolineando come le radio locali siano già, in numero rilevante, presenti sul web, ma di come una maggiore presenza sulle piattaforme mobili potrà senz’altro contribuire a fidelizzare gli ascoltatori e acquisirne di nuovi. Giuseppe Braccini ha illustrato, per conto della ARD – l’Associazione per la radiofonia digitale in Italia di cui sono soci fondatori, oltre ad Aeranti-Corallo, Rai Way e Rna – i requisiti dei ricevitori radiofonici digitali per il mercato italiano e ha parlato delle specifiche iniziative della ARD al riguardo.

 

Marco Rossignoli ha parlato delle specificità del nuovo regolamento, recentemente emanato dall’Agcom, riguardante, tra l’altro, le web radio, nonché i relativi adempimenti a carico dei soggetti che forniscono servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica. Infine, Enzo Galante, di Radio Delta 1, ha portato all’attenzione dei presenti una serie di proposte finalizzate a produrre sinergie tra le radio locali. Il seminario ha avuto termine con le considerazioni conclusive di Luigi Bardelli. Numerosi sono stati, infine, i seminari e i workshop tecnici organizzati da Astra, e, nella “Digital lounge Elber, M-Three, Telsat e Eutelsat”, i workshop tecnici realizzati in collaborazione con Eutelsat, MThree Satcom, nonché dall’Smpte. E’ stata inoltre presentata la piattaforma Tivù e TivuSat. (r.n.)

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