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e-G8. Rupert Murdoch attacca il sistema scolastico: ‘E’ fermo all’età vittoriana’

Francia


La rivoluzione digitale ha cambiato tutto tranne l’istruzione, che risale “all’epoca vittoriana con insegnanti che fanno ancora lezione con lavagna e gessetto”.
E’ quanto ha dichiarato il magnate australiano dei media Rupert Murdoch, presidente della News Corp, nel proprio intervento al e-G8 di Parigi, commentando “Tutto questo rappresenta un’abdicazione, un freno al nostro futuro”.

“Qualcuno ha dormito per 50 anni. I medici sono passati alla risonanza magnetica e gli editori dei quotidiani forniscono informazione 24 ore su 24. Tutto è cambiato tranne l’istruzione”.

 

“Negli Stati Uniti – ha osservato il tycoon – si sono raddoppiate le spese ma i risultati restano immutati. La ragione è che i fondi supplementari vanno a un sistema che non funziona. Alcuni dicono che questo succede perché gli insegnanti sono poveri o provengono da famiglie di immigrati: sono solo stronzate! Basta guardare i risultati ottenuti in Cina o India che impiegano sicuramente meno risorse”.

 

Per il magnate, che possiede tra l’altro l’inglese The Sun e negli USA il Wall Street Journal e il canale televisivo Fox News, “così facendo non si valorizzano le potenzialità di milioni di bambini”.

In pratica Murdoch suggerisce di “stimolare l’immaginazione” degli allievi e, soprattutto, puntare a un’istruzione più individualizzata.

E ha aggiunto che “nei media, le tecnologie ci hanno insegnato a mirare a un target. Bisogna applicare questo concetto anche all’istruzione. I corsi propongono degli schemi unici e la maggior parte degli studenti sono frustrati poiché tutti devono procedere alla stessa velocità”.

 

Il presidente della News Corp ha poi commentato che le tecnologie digitali consentirebbero a tutte le classi di avere accesso ai più grandi filosofi del mondo e anche a basso costo: “Non c’è alcuna ragione che vieti a uno studente di qualunque parte del pianeta di seguire in classe una lezione del fisico Stephen Hawking o di altri grandi scienziati”.

Nessuno potrà mai sostituire gli insegnanti ma, grazie al progresso, ha concluso Murdoch, possiamo contare su strumenti tecnologici che potrebbero permettere agli studenti di “passare più tempo su ciò che è veramente importante”.

 

 

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