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Zynga presenterà già forse entro questa settimana i documenti per quotarsi in Borsa. Una mossa che non arriva certo inaspettata e si inserisce nella scia della quotazione stellare di LinkedIn una settimana fa e di Yandex – il ‘Google russo’ – che ha debuttato ieri sul Nasdaq raccogliendo 1,3 miliardi di dollari, il 19% in più rispetto alle attese.
La valutazione di Zynga si attesterebbe al momento a quota 10 miliardi di dollari, ma probabilmente la società fisserà per l’IPO un target più alto, anche alla luce dell’attuale valorizzazione di LinkedIn a quota 9 miliardi, ossia il doppio del suo valore pre-quotazione.
Qualunque sia il prezzo, dicono gli analisti, si tratterà comunque di un ‘colpo grosso’, data l’incredibile velocità con cui Zynga ha raggiunto la vetta tra i fornitori di giochi per i social network. Il gruppo generato lo scorso anno utili per 400 milioni di dollari su profitti per 850 milioni di dollari e nell’ultimo anno ha assunto oltre 800 persone, portando il totale a quota 1.500 dipendenti sparsi in 13 sedi dislocate in 6 pesi. Ogni mese 250 milioni di persone giocano ai vari CityVille, FrontierVille, FarmVille, Mafia Wars, Zynga Poker, Café World, Treasure Isle, YoVille, PetVille e Vampire Wars. Solo CityVille attrae ogni mese 90 milioni di utenti e il primo gioco lanciato, Poker, è usato ancora da 35 milioni di persone ogni mese, mentre si moltiplicano gli accordi di alto profilo che confermano il valore del brand: ultimi in ordine di tempo quello con Lady Gaga – che in occasione dell’uscita del suo ultimo album ha lanciato anche ‘GagaVille‘ – e con i creatori del film Kung Fu Panda 2.
Ciò che rende Zynga attraente, spiegano gli analisti, non è tanto il successo dei suoi giochi, quanto la sua capacità di sfruttare il social gaming per fare soldi.
In FarmVille e CityVille, le persone spendono soldi veri per acquistare beni virtuali funzionali al gioco, come i semi per le colture nel primo, o il denaro virtuale per costruire gli edifici nel secondo.
Il settore del social gaming è sempre più al centro dell’interesse degli investitori: a ottobre, Playfish è stata acquistata da Electronic Arts per quasi 300 milioni di euro, mentre a luglio dello scorso anno, la Disney ha speso 563 milioni di dollari per acquistare PlayDom, uno dei maggiori sviluppatori di giochi per i social network.
E non si spegne neanche l’entusiasmo degli investitori, come conferma l’altro debutto miliardario messo a segno dal motore di ricerca russo Yandex, che ha messo sul mercato 52,2 milioni di azioni, pari ad una quota del 16,2%, al prezzo di 25 dollari per azione. I titoli hanno toccato un rialzo del 34% chiudendo a quota 33 dollari.
Yandex controlla il 65% del mercato delle ricerche online, contro il 22% di Google, e lo scorso anno ha registrato un aumento degli utili del 90% a quota 135 milioni di dollari, e del fatturato, che è cresciuto del 43% a 445 milioni dollari, grazie all’aumento del fatturato pubblicitario.