Unione Europea
A partire da mercoledì 25 maggio, gli Stati membri sono tenuti ad attuare a livello nazionale le norme in materia di telecomunicazioni introdotte dalla Ue alla fine del 2009 con l’obiettivo di aumentare la competitività del settore e di offrire migliori servizi alla clientela. Le nuove norme sanciscono anche il diritto, per i cittadini, di passare a un altro operatore in un solo giorno senza dover cambiare numero di telefono, di avere informazioni più chiare in merito ai servizi offerti e di ricevere una migliore protezione dei dati personali online. I nuovi poteri di supervisione attribuiti alla Commissione europea e i poteri normativi del BEREC (l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche) contribuiranno a creare una maggiore certezza del diritto e aiuteranno gli operatori del settore a crescere in un mercato delle telecomunicazioni unico e paneuropeo.
Per garantire una rapida attuazione del nuovo pacchetto telecom, la Commissione ha lavorato in stretta collaborazione con gli Stati membri e non esclude di avviare procedimenti di infrazione contro quelli che non le hanno attuate entro i termini previsti.
Per il Commissario Ue alla Digital Agenda, Neelie Kroes, “…I cittadini e le imprese dovrebbero approfittare al massimo delle opportunità offerte dalle nuove norme per avere servizi più competitivi nel settore delle telecomunicazioni. Farò del mio meglio per aiutarli in questo senso. Se questi diritti non saranno attuati nella pratica, adotterò i provvedimenti necessari, nei confronti degli Stati membri e degli operatori, per porvi rimedio.”.
Grazie alle nuove norme europee cittadini e imprese disporranno di un migliore tutela e di una scelta più ampia di prodotti e servizi; potranno passare da un operatore fisso o mobile a un altro senza dover cambiare il proprio numero di telefono, entro un giorno lavorativo; avranno diritto a informazioni più chiare in merito ai livelli minimi di qualità del servizio. In particolare, gli utenti di Internet dovranno ricevere informazioni in merito alle tecniche di gestione del traffico e al loro impatto sulla qualità del servizio, così come eventuali altre limitazioni (limiti di larghezza di banda, velocità di connessione disponibili, blocco o strozzatura dell’accesso a taluni servizi come i servizi VoIP); i contratti dovranno inoltre contenere informazioni dettagliate relative ai rimborsi e alle compensazioni offerte qualora tali livelli minimi non siano raggiunti.
I consumatori europei saranno anche più protetti contro la violazione di dati personali e lo spam (e-mail indesiderate) e dovranno essere obbligatoriamente avvisati in caso di violazione dei dati personali; maggiori informazioni e richiesta di autorizzazione, infine, per la registrazione o l’utilizzo dei dati nei dispositivi degli utenti (ad esempio cookies non inerenti al servizio utilizzato in un dato momento).
La Commissione, in cooperazione con il BEREC (l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche), ha inoltre ricevuto poteri supplementari di supervisione delle misure relative alla concorrenza sui mercati delle telecomunicazioni (la cosiddetta “procedura dell’articolo 7”). Nella pratica, se la Commissione ritiene che una misura relativa alla concorrenza notificata, in fase di progetto, da un organismo nazionale di regolamentazione rischi di creare barriere al mercato unico dei servizi di telecomunicazioni, essa può svolgere una valutazione approfondita e, in consultazione con il BEREC, emettere una raccomandazione all’organismo nazionale di regolamentazione per modificare o ritirare la misura programmata. Le autorità nazionali di regolamentazione devono tenere in massima considerazione tali raccomandazioni.
Tra gli altri elementi introdotti nel pacchetto figura un migliore accesso ai servizi di emergenza, come il 112 (numero unico di emergenza europeo).
Le due direttive che entreranno in vigore il 25 maggio 2011, ossia la direttiva sul miglioramento della regolamentazione e la direttiva sui diritti dei cittadini, modificano cinque direttive UE vigenti (la direttiva quadro, la direttiva accesso, la direttiva autorizzazioni, la direttiva servizio universale e la direttiva “e-privacy”). È stato adottato inoltre un nuovo regolamento che istituisce il BEREC (l’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche), creato ufficialmente a Riga a maggio 2010. (a.t.)
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