Digital Agenda: la Ue raccoglie pareri su come sfruttare al meglio il cloud computing

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Da qui al 2014 in Europa i servizi basati sul cloud computing genereranno introiti pari a quasi 35 miliardi di euro. Neelie Kroes: 'il contributo che chiediamo alle parti interessate è importante per non commettere errori'.

Unione Europea


Cloud computing

La Commissione europea invita cittadini, imprese, amministrazioni pubbliche e altre parti interessate a esprimere la propria opinione su come trarre i massimi vantaggi dal cloud computing.

Il cloud computing consente alle imprese, alle amministrazioni pubbliche e ai singoli cittadini di utilizzare reti come Internet per accedere ai propri dati e programmi su computer che si trovano altrove. Può aiutare le imprese (in particolare le PMI) a ridurre drasticamente i costi legati alle tecnologie dell’informazione e le PA a fornire servizi a costi inferiori, nonché a ridurre i consumi energetici rendendo più efficiente l’uso delle risorse hardware.

Il cloud computing è già largamente diffuso, ad esempio per i servizi di web-mail e la tendenza è in aumento: si prevede che da qui al 2014 in Europa i servizi basati sul cloud computing genereranno introiti pari a quasi 35 miliardi di euro. Creare le condizioni giuste affinché cittadini e imprese possano trarre i massimi vantaggi da queste innovazioni tecniche è una delle azioni previste dall’Agenda digitale europea. La consultazione pubblica online sarà attiva fino al 31 agosto e le risposte pervenute contribuiranno alla preparazione della strategia europea sul cloud computing che la Commissione presenterà nel 2012.

Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: “Sono entusiasta dei vantaggi che il cloud computing potrebbe portare in termini di riduzione dei costi, miglioramento dei servizi e nuove opportunità commerciali. Abbiamo bisogno di una strategia in materia ben definita in modo da trarre il massimo potenziale da questa tecnologia e il contributo che chiediamo alle parti interessate è importante per non commettere errori.”

Il cloud computing ha le potenzialità per diventare uno dei principali nuovi settori di servizi e offre opportunità enormi alle società europee attive nel settore delle telecomunicazioni e della tecnologia. Le società e le pubbliche amministrazioni clienti di tali servizi possono beneficiare di servizi all’avanguardia e a costi inferiori grazie al cloud computing, anziché installare e mantenere software e hardware di loro proprietà.

La Commissione invita tutte le parti interessate, in particolare sviluppatori e utilizzatori, a illustrare la propria esperienza, definire esigenze e aspettative e fornire indicazioni in merito all’uso e alla fornitura di servizi di cloud computing. L’indagine riguarda, tra le altre cose, i seguenti aspetti: questioni relative alla protezione dei dati e alla responsabilità, in particolare in contesti transfrontalieri; altre barriere giuridiche e tecniche che possono rallentare lo sviluppo del cloud computing in Europa; soluzioni relative alla standardizzazione e all’interoperabilità; diffusione dei servizi basati su cloud computing, in particolare presso le PMI; modalità di promozione della ricerca e dell’innovazione nel settore.

I risultati della consultazione contribuiranno alla preparazione della strategia europea sul cloud computing che la Commissione presenterà nel 2012. La strategia sarà intesa a chiarire gli aspetti giuridici della diffusione del cloud computing in Europa, a favorire lo sviluppo di un settore e di un mercato del cloud computing competitivo e ad agevolare la diffusione di servizi innovativi basati su questa tecnologia presso cittadini e imprese.

Link alla consultazione pubblica

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