Diritto d’autore. Consumatori e Isp scrivono all’Agcom: ‘Situazione grave dopo la rimozione di Nicola D’Angelo dal ruolo di relatore’

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Le associazioni chiedono all’Autorità incontro urgente e procedure più trasparenti nell’ambito della consultazione sulle nuove misure antipirateria.

Italia


Nicola D'Angelo

Le principali associazioni italiane, tra le quali Adiconsum, Altroconsumo e Assoprovider, hanno chiesto al presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, un maggiore dialogo e maggiore trasparenza per la tutela del diritto d’autore in rete.

Le associazioni, che hanno partecipato all’audizione pubblica relativa alle nuove misure dell’Autorità sulla pirateria, hanno avanzato perplessità sulla proposta di nuovo regolamento rispetto alla tutela dei diritti civili e di libera informazione in rete, ritenendo imprescindibile il coinvolgimento di Parlamento e dell’opinione pubblica per l’introduzione di norme di tale portata.

 

Hanno parlato di un aggravamento della situazione dopo la notizia che al termine del Consiglio dell’Autorità del 5 maggio è stato rimosso dal ruolo di relatore del provvedimento su internet e diritto d’autore il commissario Nicola d’Angelo, cioè proprio il Commissario che, con maggiore forza, aveva espresso posizioni nella direzione di quelle presentate dalle associazioni (Leggi Articolo Key4biz).

Inoltre, durante la consultazione pubblica è stata data notizia di incontri del Presidente e di Consiglieri con altri influenti stakeholders del settore, tra cui Bob Pisano, presidente della Motion Picture Association of America (MPAA), principale rappresentante delle istanze dei titolari dei diritti d’autore, senza che analoga misura risulta essere stata presa nei confronti di tutte le altre associazioni di consumatori e delle piccole e medie imprese;

 

Oltre 70.000 cittadini hanno inoltre sottoscritto petizioni e appelli rivolti a sospendere l’iter della proposta e nella stessa direzione sono andate numerose iniziative parlamentari.

Ciò nonostante, riferiscono le associazioni, mentre tramite tale consultazione è stata data a tutti la possibilità di discutere con gli uffici tecnici dell’Autorità, sembra sempre più preclusa a tali istanze una rappresentanza all’interno del consiglio di Agcom, al quale, come sappiamo, compete la decisione finale sul regolamento.

 

A questo punto, hanno scritto le associazioni, riteniamo l’apertura immediata di un dialogo con il Consiglio dell’Autorità e una maggiore trasparenza nell’attività dello stesso due strumenti indispensabili per permettere da subito un riequilibrio nel diritto delle diverse istanze di essere rappresentate.

In questa prospettiva, hanno chiesto un incontro immediato tra Presidente e Consiglio Agcom e una delegazione di tutte le associazioni di consumatori, delle imprese e dei cittadini firmatarie della lettera per rappresentare le istanze a tutela della libertà in internet.

Allo stesso tempo hanno anche domandato che da subito l’Autorità metta in atto forme di trasparenza che consentano di comprendere le scelte dell’Agcom in tema di internet e libertà di espressione che tutti i cittadini, nessuno escluso, hanno diritto di conoscere.

 

“Cittadini e soggetti portatori di interesse – ha sottolineato – non trovandosi di fronte a scelte del Parlamento, che sono sempre verificabili perché pubbliche, non possono infatti conoscere le posizioni e i voti espressi dai singoli consiglieri, comprendere il perché della destituzione di un commissario, chiedere di visionare gli atti e i verbali dei Consigli.Non possono insomma comprendere in alcun modo come sia stata esercitata la scelta dei suoi organi”.

Ritengono pertanto necessario che si preveda la pubblicazione sin da subito sul sito web dell’Autorità dei verbali, dei voti e delle posizioni espresse dai singoli consiglieri, e delle decisioni assunte in tema di diritto d’autore e reti telematiche anche se tali decisioni non siano state formalmente assunte con Provvedimento finale.

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