Donne e Media: cambiare si può. Gabriella Cims sollecita le istituzioni a rispettare gli impegni presi

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Gabriella Cims

Pubblichiamo di seguito l’Appello a firma di Gabriella Cims, Promotrice Appello Donne e Media, per informare i sostenitori della campagna della lettera inviata all’attenzione del Presidente della Repubblica, del Presidente Commissione Parlamentare di Vigilanza, dei Presidenti di Camera e Senato, del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro delle Pari Opportunità, per chiedere la convocazione di un tavolo di confronto Istituzioni/Aziende necessario per l’adozione del Codice deontologico “Donne e Media”.

 

 

 

Carissime firmatarie e firmatari dell’Appello Donne e Media,

 

come di consueto, tengo ad aggiornarvi anticipando il documento che arriverà proprio in questi giorni alle autorità indicate.

Dopo lo straordinario successo ottenuto, con l’inserimento nel nuovo contratto di servizio Rai dei 12 emendamenti che abbiamo proposto per una corretta veicolazione dell’immagine femminile, la tv pubblica ha accettato di assumersi i nuovi impegni in essi contenuti che entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione del contratto di servizio in gazzetta ufficiale.

Ora tuttavia, se vogliamo contribuire ad una migliore rappresentazione delle donne nei diversi mezzi di comunicazione, oltre che la tv pubblica, è necessario andare avanti con gli altri punti previsti dal piano di riforme che abbiamo insieme sostenuto con Appello Donne e Media.

 

Per questo abbiamo inviato ai rappresentanti istituzionali una lettera con cui ribadiamo le richieste già avanzate con il nostro appello ma che non hanno avuto ancora risposta.  Sollecitiamo pertanto la convocazione di un tavolo di confronto Istituzioni/Aziende per la definizione del codice di autoregolamentazione, in linea con quelli già adottati negli altri paesi europei. E’ opportuno infatti che anche l’Italia si doti di un codice deontologico “Donne e Media”, condiviso e valido per tutti i mezzi di comunicazione, non solo per Rai.

 

Nella lettera sono evidenziati i  passaggi con cui le istituzioni hanno riconosciuto il comitato “Appello Donne e Media” e le sue proposte, prendendo precisi impegni sulle richieste con esso avanzate. Occorre diffondere il documento in allegato sui nostri siti e ovunque ci sia possibile. E’ ormai da un anno che il Governo si è impegnato in risposta alle nostre sollecitazioni. La ministra Carfagna ha invitato il ministro Romani a convocare il tavolo tecnico. Siamo in attesa di risposta.

 

Se facciamo giungere, al ministero dello sviluppo economico e a quello delle pari opportunità, dichiarazioni di sollecitazione e sostegno alle richieste del comitato Appello Donne e Media,  potremmo “sensibilizzare” sulla questione. E’ in questo modo, facendo ‘massa critica’ su una proposta ben precisa, che abbiamo prodotto la più profonda riforma della Rai. Possiamo farcela anche per questo secondo step.

Per la pubblicazione su key4biz.it, quotidiano online che ha diffuso nel web la campagna Donne e Media, inviate anche al mio indirizzo di posta le Vs lettere.

 

Ancora una volta possiamo inserirci nell’Agenda politica del Paese e dimostrare che cambiare si può.

 

In attesa di poterci aggiornare con auspicabili notizie positive, un saluto sincero!

 

 

Gabriella Cims

Promotrice Appello Donne e Media

  

Lettera invita alle istituzioni

 

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