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Dividendo digitale. Tom Mockridge (Sky) scrive al Ministro Romani: ‘Assegnazione provvisoria a Mediaset potrebbe distorcere la gara’

Italia


Si torna a parlare nuovamente di assegnazione delle frequenze televisive dopo il passaggio al digitale terrestre. Questa volta l’occasione è una lettera invita al Ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, da Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia, che ha avuto l’OK dalla Ue e dal Consiglio di Stato per partecipare al beauty contest (Leggi Articolo Key4biz).

Nella missiva l’Ad della pay Tv, ha chiesto senza mezzi termini un intervento immediato del governo riguardo all’assegnazione provvisoria di frequenze televisive a Mediaset che “potrebbe distorcere l’esito della prossima gara”.  

 

Per Mockridge questa situazione, creatasi a vantaggio dell’azienda di proprietà della famiglia Berlusconi, “altera le regole del gioco”.

I l 23 agosto scorso il Ministro dello sviluppo economico ad interim Silvio Berlusconi ha infatti concesso a Mediaset l’autorizzazione a trasmettere sul digitale terrestre con la quinta frequenza (Mux 6) sul canale 58 UHF, per sperimentare tecnologie avanzate. E’ una delle sei frequenze che verranno assegnate gratuitamente ad altrettanti broadcaster, secondo le ultime informazioni entro giugno. Romani ha infatti già trasmesso a Bruxelles la bozza di regolamento. La risposta degli uffici del Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, dovrebbe arrivare presto. Questo eviterà che l’Italia incorra nelle sanzioni della Ue per alcuni controversi aspetti della Legge Gasparri finiti nel mirino delle autorità europee.

 

Mockridge, nella lettera a Romani, ha sottolineato che Mediaset non solo starebbe ancora utilizzando il canale oltre i tempi previsti (secondo i regolamenti le sperimentazioni su queste frequenze dovrebbero durare al massimo sei mesi), ma per di più lo starebbe utilizzando per la sua offerta commerciale, trasmettendo le versioni +1 delle reti generaliste e quelle in HD di Canale 5 e Italia 1.

Questo, secondo Sky “altera le dinamiche del mercato, dando un vantaggio competitivo a Mediaset”. L’utilizzo delle frequenze potrebbe, infatti, in base al regolamento Agcom, che Sky ha già impugnato davanti al Tar Lazio senza richiesta di sospensiva per non bloccare la gara, rappresentare un punto a favore in sede di assegnazione delle frequenze.

 

Al beauty contest, oltre a Sky Italia e Mediaset, parteciperanno Rai e Telecom Italia. Le sei frequenze saranno divise in tre sottoinsiemi: le tre frequenze del lotto A sono riservate ai nuovi entranti, le due del lotto B ai già operanti sul mercato. Per questo pacchetto già si prevedono polemiche visto che vi parteciperanno numerosi operatori italiani ma anche stranieri (Leggi Articolo Key4biz). Tra i più interessati a conquistare un multiplex digitale ci sono Liberty Media, Virgin e Rtl, senza considerare Rcs e il gruppo Espresso.

Mentre l’unica del lotto C è quella destinata a sistemi avanzati come la Tv mobile (DVB-H, standard ormai in discesa) o il DVB-T2. Sky a oggi potrà concorrere esclusivamente per il lotto A e non potrà vedersi assegnata più di una frequenza. L’unica che potrebbe averne due è TI Media, dato che al lotto C possono partecipare anche gli operatori già in attività purché abbiano meno di tre frequenze analogiche.

 

Per quanto riguarda le graduatorie, verranno elaborate da una commissione di massimo cinque componenti, comunque in numero dispari, designati dal ministero, che si avvarranno di un advisor.

 

La graduatoria sarà unica e non divisa sin da subito per lotti: in questo modo chi si classificherà in cima alla stessa potrà scegliere quale frequenza utilizzare, esonerando così il Ministero dall’attribuire le frequenze più pregiate – tra cui il canale 58 già utilizzato da Mediaset per sperimentazione – a un lotto piuttosto che ad un altro.

 Per quanto riguarda invece l’asta per l’assegnazione delle frequenze espropriate alle tv locali a favore della banda larga mobile, appare quasi certo un rinvio della data prevista, dal 30 settembre alla fine dell’anno, a causa della richiesta di aumentare la quota di indennizzo dall’attuale 10% ad almeno il 20%, come richiesto dalle Associazioni Aeranti-Corallo e FRT.

 

Ne frattempo Sky Italia ha messo a segno un ottimo risultato per il terzo trimestre 2011: confermata la crescita di ascolti (+3,5%) e l’aumento degli abbonati, 45 mila sottoscrizioni in più che portano la pay Tv al record di 4,92 milioni di abbonamenti.

E’ il quarto trimestre consecutivo in crescita e livello più alto mai raggiunto da quando Sky è nata: +45mila rispetto all’ultimo trimestre e +220mila rispetto agli ultimi dodici mesi. L’azienda ha registra un Risultato operativo pari a 17 milioni di dollari.

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