Unione Europea
Libertà d’espressione e dei media al centro della Conferenza internazionale high level “Speak Up!“, voluta dalla Commissione europea che si terrà il prossimo 6 maggio a Bruxelles a palazzo Charlemagne.
La giornata sarà aperta dal Vicepresidente della Commissione Neelie Kroes, sarà presente il Commissario Ue per l’allargamento e la politica di vicinato Stefan Fule, il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek e il Sottosegretario di Stato ungherese Gergely Proehle.
L’evento interessa in modo particolare i possibili nuovi membri della Ue e riguarda l’importanza cruciale della libertà d’espressione e dei media nei Balcani occidentali e in Turchia. Prevista la partecipazione di 400 persone che avranno l’opportunità di dar voce alle loro preoccupazioni e cercare le modalità per migliorare l’attuale situazione.
La Ue è, infatti, molto preoccupata per la questione della libertà d’espressione nei Paesi che si avviano a fare il loro ingresso nell’Unione.
Timori ben fondati visto che in diverse regioni coinvolte alcuni giornalisti sono perseguitati, minacciati o attaccati per aver espresso le loro opinioni.
“Queste pratiche – ha affermato la Commissione in una nota – sono inaccettabili“.
La libertà d’espressione e dei media, uno dei principi politici stabiliti dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993, è uno dei pilastri del buon governo e di società democratiche responsabili. Necessaria, comunque, anche la responsabilità dei professionisti dei media.
La Commissione ha ribadito più volte nella sua strategia di allargamento come i Paesi candidati debbano incoraggiare il pluralismo e intensificare le riforme avviate in materia istituendo quadri giuridici appropriati e contrastare urgentemente “il verificarsi di pressioni politiche indebite sui media e il crescente numero di minacce e attacchi fisici contro i giornalisti”.
Il Commissario Ue Stefan Fule, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, ha ribadito che la libertà d’espressione e dei media non è garantita solo dall’adozione di leggi e dalla creazioni di organi garanti, “è un valore fondamentale che deve essere salvaguardato da tutte le società, senza il quale la democrazia non può funzionare”.