France Telecom: asset europei in vendita per puntare ad Africa e Medio Oriente

di Alessandra Talarico |

L'ex monopolista francese soffre sul mercato domestico e vuole puntare sul Medio Oriente e l'Africa, dove le vendite hanno registrato un +5,8% contro il +1,2% in Europa.

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France Telecom venderà alcuni degli asset europei ed esaminerà le eventuali opportunità di consolidamento sul Vecchio Continente, dove la crescita rallenta e la pressione – competitiva e regolamentare – è sempre più forte.

Lo ha affermato il responsabile finanziario Gervais Pellissier in una conferenza seguita alla presentazione dei risultati. “Eccetto Francia, Polonia e Spagna, tutti gli altri mercati sono coinvolti nel processo di revisione del portfolio europeo”, ha affermato Pellissier.

 

Di fronte alla stagnazione di molti mercati europei, infatti, il gruppo vuole concentrarsi sul Medio Oriente e sui mercati africani, che stanno crescendo a ritmi molto sostenuti e potrebbe presto decidere di mettere in vendita i suoi asset in Austria, Belgio e Romania.

Le vendite sui mercati europei sono cresciute nel primo trimestre dell’1,2%, contro il +5,8% registrato in Medio Oriente e Africa (Egitto escluso).

I risultati trimestrali sono conformi alle ‘prudenti’ previsioni indicate in occasione della presentazione dei risultati annuali per il 2010 dal Ceo Stéphane Richard. Prudenza confermata dai numeri, che riflettono un’erosione della redditività dovuta alle pressioni concorrenziali in Francia che si sono quindi ripercosse sui margini e sulla market share nel mercato mobile.
L’Ebitda del primo trimestre è sceso dell’1,3% a 3,73 miliardi di euro mentre i profitti sono cresciuti in linea con le previsioni, a 11,2 miliardi di euro.

In Francia, dove la società genera ancora oltre la metà del fatturato, le vendite sono scese a 5,62 miliardi di euro (- 2,5%) mentre la quota di nuovi abbonati è scesa al 20% contro il 36% del trimestre precedente. E non va bene neanche nel comparto mobile, dove la quota di mercato è scesa al 41,6% contro il 42,1% dello scorso anno.

 

Confermati gli obiettivi per il 2011 e quelli del piano di sviluppo al 2015. Nel 2011 e 2012, il dividendo è stato confermato a quota 1,40 euro per azione.
 

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