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I cyber-criminali non dormono mai. Sono passate poche ore dall’annuncio della morte di Bin Laden e già in rete sono presenti programmi malevoli che utilizzando l’interesse per la notizia cercando di ottenere accessi ai PC e ai dati personali di milioni di utenti della rete.
Secondo alcuni esperti di sicurezza, sono già presenti sul web delle immagini, reperibili con una semplice ricerca su Google, che una volta cliccate rimandono a domini maligni.
I criminali si sono mossi anche su Facebook. Sul popolare social network sarebbe presente un ads che rimanda a un presunto “video delle torture”, cliccando sul link video ci si ritrova su una pagina in cui si è invitati a lasciare un messaggio per avere maggiori informazioni..
Il mese di marzo è stato caratterizzato dalla creazione di siti web e link ingannevoli, da parte dei cyber criminali, che sfruttavano la tragedia avvenuta in Giappone. Una serie di link collegati ad “ultime notizie dal Giappone” in realtà guidava attacchi drive-by ai computer degli utenti. Da non considerare attendibili neanche siti web o “spam nigeriano” che richiedevano l’invio di soldi per far fronte alla distruzione del paese nipponico.
Neanche la morte di Liz Taylor è rimasta immune dallo sfruttamento da parte dei creatori di virus che hanno usato la notizia per diffondere malware.