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Web Tv: Hulu adesso disponibile su xBox e iPhone

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Da oggi i servizi di Hulu, fornitore USA di video online, saranno disponibili su xBox Live per i membri con account Gold e residenti negli Stati Uniti.

La compagnia media sta godendo di un ampio successo e si prevede che per la fine del 2011 raggiungerà il traguardo del mezzo miliardo di entrate. Nel primo trimestre, infatti, i ricavi sono cresciuti del 90% rispetto allo stesso periodo 2010.

L’ultima mossa è proprio quella di portare sulla console di Microsoft l’offerta Hulu Plus che garantirà agli utenti xBox accesso illimitato alla library di film e spettacoli.

Spazio quindi a Modern Family, 30 Rock, The Daily Show; così come Lost, Chapelle’s Show e Battlestar Galactica.

Parte integrante del sistema è il controller Kinect per Xbox 360 che permette di gestire alcune operazioni come la riproduzione e alcuni comandi grazie a semplici frasi come “Xbox, pause” o utilizzare i movimenti per riavvolgere, mettere in pausa o mandare avanti veloce il video.

Il prossimo passo sarà quello di espandere questa integrazione non solo negli USA ma anche in altre nazioni, incrementando ulteriormente la capacità multimediale della console di Microsoft.

Hulu Plus sarà inoltre disponibile su iPhone. Adesso è già possibile scaricare gratuitamente la versione 2.3 sull’iTunes App Store. Gli utenti per fruire del servizio dovranno pagare un abbonamento mensile di 7,99 dollari.

Intanto si apprende che YouTube ha riportato in Francia un’importante vittoria giuridica contro la SPPF (Société de gestion des droits des producteurs de disques indépendants) che aveva chiesto un risarcimento di 10 milioni di euro alla piattaforma di Google per violazione del diritto d’autore.

La SPPF ha già fatto sapere che ricorrerà in appello contro la decisione del Tribunale di Parigi che ha accolto le argomentazione di YouTube.

La società ha fatto presente d’aver messo gratuitamente a disposizione degli aventi diritto la tecnologia Content ID.

“Ciò consente di ‘marchiare’ un video in modo che venga identificato come appartenente all’avente diritto e non possa essere messo online da qualcun altro.

Per il Tribunale di Parigi, quindi, YouTube non avrebbe alcuna responsabilità come host.

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