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Si allarga anche agli Stati Uniti il contenzioso tra Samsung e Apple sulla presunta rispettiva violazione di brevetti. Dopo aver depositato tre cause contro la società americana – a Seul, Tokio e in Germania – il gruppo coreano ha fatto sapere di averne intentato un’altra anche in California.
Nei documenti depositati al tribunale di San Jose, Samsung ribadisce quanto già sostenuto negli altri procedimenti e cioè che Apple avrebbe violato 10 brevetti – relativi “a innovazioni fondamentali che aumentano l’affidabilità, l’efficienza e la qualità dei dispositivi e migliorano l’interfaccia degli smartphone e di altri prodotti”.
I brevetti, oltre che alla riduzione di potenze durante il trasferimento dati, alla tecnologia 3G per l’ottimizzazione e la riduzione degli errori durante la trasmissione dei dati e alle tecnologie di comunicazione wireless, riguardano le tecnologie che consentono di telefonare e navigare internet nello stesso momento, che migliorano l’invio di messaggi e allegati, che riducono le interferenza tra dispositivi e aumentano la capacità delle reti.
La società di Steve Jobs, dal canto suo, alcuni giorni prima aveva accusato il partner – Apple è il maggior cliente di chip, schermi e altri componenti Samsung dopo la giapponese Sony – di aver copiato palesemente il design e le tecnologie dell’iPhone e dell’iPad nei suoi smartphone e tablet della serie Galaxy.
“Samsung sta continuando a rispondere attivamente all’azione legale intrapresa nei suoi confronti”, ha affermato Samsung in un comunicato, sottolineando che Apple “continua a violare i diritti di brevetto Samsung utilizzando le nostre tecnologie senza licenza”.
Apple, a sua volta, accusa il partner di aver “palesemente copiato” nei suoi dispositivi, “l’aspetto, le interfacce e perfino il confezionamento” dell’iPhone e dell’iPad, oltre a 7 brevetti legati al modo in cui i dispositivi Galaxy “recepiscono i comandi degli utenti, inclusi la selezione, lo scorrimento e lo zoom”.
Gli smartphone e i tablet Galaxy, basati sul sistema operativo Android – sostiene il gruppo di Cupertino – sono stati progettati come una copia conforme dei prodotti Apple, che ha fatto ricorso alla corte per prima, con l’obiettivo di fermare le violazioni e ottenere un risarcimento economico.
La querelle tra Apple e Samsung non è certo la sola che affolla i tribunali in questi mesi: tra le tante altre in corso, si inasprisce anche la contrapposizione tra Microsoft e Barnes & Noble.
La società di Redmond, lo scorso 21 marzo ha denunciato la casa editrice, rea di aver violato 5 suoi brevetti nell’eReader Nook. Quest’ultima, tramite i suoi legali, ha fatto sapere ieri che la causa è volta solo a ostacolare la concorrenza per favorire Windows Phone 7. Nella causa intentata da Microsoft sono coinvolte anche Foxconn e Inventec, le due aziende che producono il Nook.
Obiettivo di Microsoft, secondo la Barnes & Noble, è di “ottenere royalties esorbitanti” dai produttori di dispositivi basati su Android. Una condotta che secondo la casa editrice è contraria ai principi di concorrenza.