Italia
Mauro Masi lascia la Rai per l’incarico di amministratore delegato della Concessionaria servizi assicurativi pubblici, Consap, di cui resta presidente Andrea Monorchio che già ricopriva l’incarico. Secondo indiscrezioni, per la presidenza era stata indicata Maria Grazia Siliquini, dei “Responsabili”, che però avrebbe sollevato resistenze, poi superate a favore della conferma di Monorchio.
Secondo fonti parlamentari, sullo stop avrebbe pesato la decisione del premier Berlusconi di ‘frenare’ sulla definizione di un incarico per la Siliquini dopo lo slittamento del Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto ufficializzare il rimpasto, con l’ingresso di altri ‘Responsabili’ nella compagine di governo. Una scelta che arriverebbe a pochi giorni dal forfait della stessa deputata che ha già rinunciato alla designazione al Cda di Poste italiane.
E’ possibile a questo punto che Masi, in Rai dal 2 aprile 2009, formalizzi le sue dimissioni nel Cda della prossima settimana, già convocato per il 4 maggio.
“In un momento così delicato della vita del Paese e alla vigilia di elezioni amministrative – ha dichiarato Giancarlo Mazzuca (Pdl), membro della Commissione di vigilanza Rai – è necessario che non ci sia un vuoto di potere ai vertici Rai dopo l’uscita di scena del direttore generale Mauro Masi. Mi auguro che il ricambio avvenga in tempi rapidissimi, privilegiando la professionalità. La Rai ha oggi bisogno di una scelta condivisa”.
Chi potrebbe sostituire Masi? Lorenza Lei, vicedirettore generale Rai per le risorse artistiche e area gestionale, indicata da molti all’interno e all’esterno dell’azienda e con ottimi rapporti con il Vaticano e il mondo cattolico, ha il vantaggio di conoscere bene la Rai. Ha un solo punto debole: quello di poter essere votata all’unanimità dal Cda. Altri nomi, come quelli del direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce e del consigliere in quota Pdl Antonio Verro, sarebbero, come Masi, direttori generale votati dalla maggioranza del Cda.
L’accelerazione delle ultime ore dimostrerebbe invece il via libera a Lorenza Lei, già capo staff dei direttori generali Agostino Saccà, Flavio Cattaneo e Alfredo Meocci, una soluzione interna in grado di traghettare l’azienda verso l’ultimo anno dell’attuale vertice, che scade a marzo prossimo.
La questione “chiave” non riguarda infatti tanto il nome del successore di Masi, quanto la compattezza della maggioranza di centrodestra del Cda. Le ultime nomine proposte da Masi, quella per la direzione del Tg2 a Susanna Petruni e per le nuove vicedirezioni del Tg1, vennero bloccate dal consigliere Angelo Maria Petroni oltre che dai consiglieri d’opposizione. Al settimo piano di Viale Mazzini c’è chi pensa a un’ipotesi che appare sicuramente prematura, ma che può non rivelarsi infondata. Quella, cioè, che nel Governo e nella maggioranza si pensi alla decadenza anticipata dell’attuale Cda, che scade il 29 marzo 2012. Un’eventualità che acquisterebbe un “senso” per il Governo in caso di elezioni anticipate dal 2013 al 2012. Se così fosse, il centrodestra punterebbe ad assicurarsi la maggioranza del Cda Rai per altri tre anni senza rischiare di perderla a causa dell’esito del voto.
Un’operazione, però, difficile da compiere in prossimità del voto. Non è detto, inoltre, che le dimissioni di una parte dei consiglieri provochino l’immediata decadenza del Cda e non, invece, la loro reintegrazione da parte della Vigilanza.