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Mediaset: per Fedele Confalonieri, ‘Politica sbilanciata a favore di telcos e OTT’

Italia


La politica italiana? Troppo a favore delle telcos “a scapito del mondo di noi televisivi“. A parlare è Fedele Confalonieri in occasione della frizzante assemblea dei soci di Mediaset riferendosi all’asta per l’assegnazione delle frequenze televisive.

Confalonieri non dimentica il competitor Sky Italia e ironicamente si chiede: “Come si fa a dire che in Italia non esiste ancora il tanto invocato terzo polo Tv, quando si stagliano nel panorama delle televisioni colossi alternativi e aziende in forte espansione come La7?”.

Queste cose ci tocca ancora sentirle, con l’immancabile richiamo allo strapotere, rispetto alla carta stampata, della pubblicità televisiva”, ha osservato ancora Confalonieri, aggiungendo che “in televisione, oggi più che mai, chi investe con competenza può avere buoni risultati. E questo deriva dalla grande apertura determinata dal digitale”.

 

Il manager ne ha anche per internet, indicando che nel rapporto con la Tv “da una parte regna la totale assenza di regole e controlli, dall’altra invece vi è una pesante ingerenza degli organi di regolamentazione”. Il presidente non tralascia una stoccata agli Over-the-Top e parlando di Google, contro il quale ha avviato un’azione con altri editori italiani ed esteri, ha motivato che l’azienda italiana cercherà di “difendere gli investimenti contro ogni utilizzo parassitario e ogni pirateria”.

 

Critiche anche per analisti e giornali finanziari che esprimono “giudizi troppo prudenti” su Mediaset,”ignorando i brillanti risultati ottenuti oggi come in passato” e sottovalutando “la nostra posizione di leader sul mercato e il grande potenziale di sviluppo”.

La società di Cologno Monzese, ha ricordato il presidente, “nel 2010 ha aumentato utile e fatturato”, nonostante la crisi globale che ha lasciato una ripresa “lenta” e “consumi, che per noi sono un traino fondamentale, con una dinamica ancora incerta”.

 

L’assemblea dei soci Mediaset ha approvato, con il 99,9% dei voti favorevoli, il bilancio d’esercizio relativo al 2010. Al momento del voto, erano presenti in sala soci che rappresentano, in proprio o per delega, 764 azionisti, che rappresentano il 57,3% del capitale sociale. E’ stata anche approvata, con la medesima percentuale di sì, la distribuzione di un dividendo di 0,35 euro/azione, con stacco cedola prevista per il 23/5.

 

L’incontro è stato insolitamente frizzante, tanto che il presidente “per la prima volta in 16 anni” ha posto un limite di tempo per gli interventi. La richiesta di porre un limite è venuta durante l’intervento dell’azionista Marco Bava, che negli anni ha più volte inutilmente tentato di costituirsi parte civile nei processi contro Silvio Berlusconi, che in assemblea ha letto lunga parte delle carte del processo Mediatrade e al quale è stato spento il microfono dopo diversi minuti di discorso. “E’ un disturbatore“, lo ha definito Confalonieri, lievemente alterato. Ma anche da alcuni azionisti abituali frequentatori dell’assemblea del gruppo televisivo e sostenitori delle politiche aziendali sono venute alcune critiche: qualcuno ha stigmatizzato “l’allontanamento” di Enrico Mentana, altri hanno chiesto la sostituzione di Emilio Fede dal Tg4, un altro ha fortemente criticato i contenuti della trasmissione di Canale 5 ‘Striscia la notizia’.

 

Si apprende inoltre la società televisiva avrebbe stretto un patto commerciale con Vodafone Italia volto a sfruttare le potenzialità del cross-selling televisione-telefonia e conquistare nuovi clienti.

I due gruppo avvieranno la vendita congiunta e incrociata di abbonamenti e tessere per l’offerta tv Premium sul digitale terrestre e per quella Adsl. L’intesa raggiunta tra Mediaset e Vodafone Italia è valida fino al 30 giugno e prevede la possibilità per i vecchi e nuovi clienti di Premium di avere una connessione a prezzi scontati oltre a un periodo gratuito di sei mesi. Viceversa, ai clienti dell’operatore telefonico guidato dall’amministratore delegato Paolo Bertoluzzo è riservata un’offerta che prevede, in caso di abbonamenti ai servizi a pagamento della tv, la fruizione gratuita per quattro mesi del pacchetto Premium.

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