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La copertura delle reti mobili all’interno degli edifici lascia spesso a desiderare. Gli operatori, per ovviare a questo problema, hanno messo a punto una tecnologia chiamata femtocelle, mini stazioni radio per usi residenziali e per il business delle piccole e medie imprese. Una piccola rete domestica, quindi, utile nell’ampliare le reti cellulari e ridurre il congestionamento del traffico dati e voce.
Vodafone lavora allo sviluppo di questo sistema dal 2008 e, primo in Europa, ha lanciato dispositivi che utilizzano la tecnologia in Inghilterra, Spagna, Grecia e anche in Italia, con Vodafone Booster.
Il dispositivo, sviluppato su piattaforma Alcatel-Lucent, assicura una copertura della rete mobile di alta qualità all’interno di edifici, case, impianti industriali e zone parzialmente isolate, dove il segnale mobile non arriva, creando un punto di accesso alle reti mobili, che permette ai clienti di beneficiare di una costante copertura voce e dati in un’area massima di 500 metri quadri.
Un ‘assaggio’ del sistema era stato dato a 50 clienti a gennaio, ma dal 18 aprile la soluzione sarà acquistabile in tutti i punti vendita Vodafone in due versioni: Vodafone Booster V2.0c – ideale per appartamenti, negozi e piccoli uffici – e Vodafone Booster V1.5e, pensato per case con più piani e aziende e in grado di fornire una copertura massima di 500 metri quadri.
Vodafone Booster V2.0c, costa 169 euro ed è in grado di assicurare una copertura massima di segnale mobile di 90 metri quadri e di gestire fino a quattro dispositivi connessi contemporaneamente, mentre Vodafone Booster V1.5e (549 euro) supporta fino a 8 dispositivi connessi contemporaneamente per una copertura fino a 500 metri e permette inoltre di dare libero accesso alla rete mobile ai dispositivi presenti all’interno dell’area di copertura del segnale.
I professionisti con partita IVA e le aziende possono acquistare Vodafone Booster V2.0c con un contributo mensile di 5 euro per 24 mesi (iva esclusa) e Vodafone Booster V1.5e con un contributo mensile di 19 euro per 24 mesi.
Per gli operatori mobili, le femtocelle rappresentano un’opportunità unica per far fronte alla crescita del traffico dati sulle reti: i dispositivi come gli smartphone consumano infatti meno batteria quando si connettono a una femtocella rispetto che a un router Wi-Fi, e questo potrebbe essere un fattore utile per orientare gli utenti verso questo tipo di connettività. Il mercato, secondo IDATE, raccoglierà da qui al 2014 oltre un miliardo di dollari a livello mondiale.