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Il business mobile – nuova frontiera dello scontro tra i colossi dell’hi-tech mondiale – sta crescendo a ritmi vertiginosi e per Google, la ricerca via smartphone e dispositivi mobili vale più di 1 miliardo di dollari. Lo ha confermato, a margine della presentazione dei risultati trimestrali il direttore finanziario Patrick Pichette che, pur non fornendo dettagli più specifici, come nelle abitudini della società, ha parlato di un’attività che “cresce a ritmi vertiginosi”.
La società, i cui risultati hanno deluso le attese degli analisti e hanno evidenziato un forte aumento dei costi operativi, ha spiegato che ogni giorno vengono venduti 350 mila smartphone basati sul sistema operativo Android e che dall’Android Market sono state scaricate 3 miliardi di applicazioni. Ancora poche, rispetto ai numeri di Apple, che sostiene di aver già superato la soglia dei 10 miliardi di applicazioni scaricate dall’App Store, ma con un evidente trend di crescita che lascia ben sperare: se infatti il primo miliardo di applicazioni è stato raggiunto in 20 mesi, ce ne sono voluti appena 5 per arrivare a quota 2 miliardi e solo due per toccare la barra del terzo miliardo di download.
“Col telefonino, ormai, la gente ci fa di tutto. Questi dispositivi sono ormai estensioni delle persone”, ha commentato Jeff Huber, Senior Vice President, Commerce & Local, sottolineando che le opportunità di business in questo campo sono molteplici, a iniziare dalla pubblicità locale, su cui si stanno concentrando i nuovi sforzi della società, per cui la pubblicità resta la forza trainante dei risultati.
I ricavi dei click a pagamento sono cresciuti del 18%, mentre il costo per click, ch rappresenta un altro indicatore della performance di Google, è aumentato di circa l’8%. Al netto dei costi di acquisizione del traffico i ricavi sono aumentati del 29,3% a 6,54 miliardi di dollari.
