Italia
Pubblichiamo di seguito l’intervento di Pier Luigi Dal Pino, Direttore Centrale per le Relazioni Istituzionali e Industriali di Microsoft Italia, al Convegno ‘Youth Communication in Social Media Age’, tenutosi il 14 aprile all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Università Europea di Roma.
***
Il rapporto ISTAT “Noi Italia” pubblicato a febbraio di quest’anno evidenzia come il tasso di imprenditorialità nel nostro Paese sia 3 volte superiore alla media europea. Questo dimostra che non siamo un paese fatto soltanto di giovani che stanno ad aspettare passivamente un impiego ma che due principali caratteristiche ci contraddistinguono: da una parte il basso tasso di occupazione spinge i giovani a diventare imprenditori di sé stessi creando una piccola impresa, dall’altra che la creatività e la genialità innovativa fanno parte del nostro DNA. Il neo-imprenditore deve però fare i conti con una realtà nuova, globale e per molti versi sconosciuta, un percorso che è anche ostile e faticoso soprattutto se si guarda alla forte pressione fiscale e la lenta burocrazia.
La tecnologia informatica viene in aiuto ad una nuova imprenditoria giovanile che meglio di qualunque altra precedente generazione è capace oggi di coglierne il vero valore in termini di produttività ed efficienza. La crescita di una nuova realtà imprenditoriale è imprescindibile dall’uso delle tecnologie informatiche e molto spesso è nel mondo digitale che si evolve un’idea imprenditoriale. Crescono le start up che fanno del web 2.0 il proprio motore della crescita e attraverso la creatività nel mondo digitale riescono ad emergere rispetto anche a piccole società consolidate in cui scarso è l’utilizzo di tecnologie informatiche.
Tutto ciò dimostra che esiste un mercato del lavoro ad alta potenzialità su cui il paese deve puntare ed aiutare a crescere perché esiste un capitale umano digitale ad alto valore innovativo che rimane ancora fortemente inespresso. Purtroppo un imprenditore digitale non ha ancora ottenuto nel nostro mercato, fortemente merceologico e poco sviluppato nei servizi ad alto valore tecnologico, il posizionamento che merita. Molte sono le cause ed in primis la difficoltà di accesso al credito, la scarsa propensione brevettuale, la mancata protezione della creatività e della proprietà intellettuale e non in ultimo l’acceso alle tecnologie in una prima fase imprenditoriale.
E’ sulla base di questo fattore che a partire dal 2008 Microsoft ha lanciato il programma BIZSPARK che aiuta proprio le start up nei primi anni di vita ad accedere gratuitamente al Software. Il sostegno, rivolto alle start-up private che sviluppano prodotti o servizi software, avviene infatti attraverso la fornitura di strumenti, software, supporto tecnico e visibilità sul mercato. Ad oggi abbiamo finanziato più di 600 start-up e col tempo stiamo coinvolgendo sempre più associazioni: Incubatori, Parchi scientifici, Venture Capitalist, Business Angels.
Il valore di questa iniziativa in termini di innovazione e sviluppo del sistema paese è incalcolabile e Microsoft ritiene fondamentale questo suo contributo alla società e all’economia italiana.
La competitività già adesso, ma ancora di più in futuro, si giocherà prevalentemente nell’ambito digitale ed è per questo che bisogna supportare i giovani perché possano portare a frutto la loro creatività. L’Italia ha un potenziale molto alto ed un opportunità unica nel poter realizzare un industria dei contenuti grazie al patrimonio culturale e turistico che potrebbe dar vita un’economia digitale a forte valore innovativo e tecnologico.
Parlando di crescita economica, un enorme contributo per le start-up e per le aziende in generale è il cloud computing: una modalità nuova di accesso alla tecnologia, concepita per permettere alle aziende l’utilizzo di risorse hardware o software distribuite in remoto e in modalità on demand dai fornitori di tecnologia che mettono a loro disposizione i propri data center e applicazioni sul web..
Grazie al cloud computing ci sarà anche una minore spesa in approvvigionamento di strumenti informatici ed un rilevante risparmio energetico, a cui si aggiungono risparmi per la gestione dell’infrastruttura aziendale e per la manutenzione dei sistemi applicativi.
A dimostrazione del nostro impegno in questo ambito abbiamo investito in questi anni 2,3 miliardi di dollari nel cloud computing e abbiamo inaugurato pochi giorni fa a Bruxelles l’European Cloud and Interoperability Center, un centro di diffusione dell’innovazione che offrirà una piattaforma per la conoscenza della tecnologia cloud e la condivisione di risorse e conoscenze, fungendo così da incubatore e catalizzatore per il cloud computing in Europa in differenti campi.