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Dopo aver puntato sulle app per spingere la vendita dei dispositivi, ora diversi produttori di telefonini stanno attuando un cambio di direzione, focalizzandosi su servizi e contenuti integrati, in quella che molti considerano la prossima arena dello scontro per la supremazia nel mercato dei dispositivi mobili.
HTC, ad esempio, ha lanciato il primo smartphone – HTC Sensation 4G – con integrato un servizio video (HTC Watch) che consentirà agli utenti di noleggiare o acquistare oltre 600 tra film e spettacoli Tv dal telefonino.
Il contenuto è ‘re’ anche per l’industria mobile, quindi, e sono in molti a puntare già sul ‘dopo app’ per contrastare le strategie di Apple e Google, basate su quello che in molti giudicano già un eccessivo sovraccarico di applicazioni. Un sovraffollamento che rischia di confondere, mentre i consumatori si orientano su un numero di programmi molto limitato rispetto all’offerta, come conferma un recente studio Nielsen.
Per differenziare le proprie offerte, dunque, le app non bastano più. E’ così che la pensa anche Aaron Woodman, direttore della divisione mobile communications di Microsoft.
“Credo – ha detto – che le app siano solo uno dei versanti della competizione. I servizi saranno i protagonisti della prossima ondata di differenziazione dei dispositivi mobili”.
Non a caso, il gruppo di Redmond sta scommettendo sui servizi provenienti dal mondo dei videogame e dei Pc, come Xbox Live e SkyDrive, per rafforzare la propria posizione nel segmento smartphone.
Il servizio HTC Watch è il risultato dell’acquisizione da 48,6 milioni di dollari di Saffron Digital, specializzata in contenuti multimediali. All’inizio di quest’anno, la società ha acquistato anche OnLive, pioniere dei giochi on-demand e instant play, per 40 milioni di dollari. I servizi OnLive saranno integrati nei tablet Flyer.
Nel frattempo, Sony Ericsson ha lanciato sul mercato lo smartphone Xperia Play, il primo PlayStation-certified, e Google ha acquisito PushLife, un servizio che consente agli appassionati di musica di trasferire la libreria iTunes anche sui telefonini non-Apple.
Apple, certo, resta il pioniere in molti settori, soprattutto quando si parla di integrazione dei contenuti su più dispositivi quali Tv e Pc e ancora le strategie dei competitor devono essere affinate, soprattutto per abbassare i costi: i fornitori di contenuti sono infatti restii a firmare contratti esclusivi con un solo vendor, per non limitare le opportunità di guadagno, facendo così lievitare il prezzo per portare a casa accordi esclusivi.
Sony, ad esempio, pur avendo concesso ai modelli XPeria lo status di Playstation-ready, ha reso disponibile il suo catalogo giochi anche su Android.