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La primavera è solitamente un periodo di grande fermento per il mercato dell’elettronica di largo consumo. Proprio in questi mesi vengono, infatti, presentati i nuovi prodotti. Ma nel comparto dei televisori a schermo piatto si sta giocando la grande sfida del 3D.
Lo scorso anno, quando vennero lanciati i primi modelli, tutti erano d’accordo su uno standard comune, la tecnologia attiva.
Ma ecco che LG, secondo costruttore mondiale, agita le acque, puntando tutto su un altro standard detto ‘polarizzato‘ o passivo.
Dietro LG anche Toshiba, che proprio la scorsa settimana ha presentato diversi modelli che sfruttano questa tecnologia, e Philips. Mentre Samsung, Sony e Panasonic preferiscono mantenere la preferenze esclusiva per la modalità attiva.
La guerra si farà soprattutto sul fronte dei prezzi. All’inizio dello scorso anno, LG aveva già tentato di investire in questo standard, con scarsi risultati però, visto gli alti costi per adattare gli schermi. Ma una volta avviato il processo industriale il progetto è diventato fattibile e anche i prezzi possono adesso considerarsi competitivi.
Alexandre Fourmond, direttore marketing di LG France, ha indicato che il gruppo coreano propone schermi da 32 pollici in 3D a 800 euro. Indispensabili però gli occhialini, come quelli che vengono distribuiti nelle sale cinematografiche che costano qualche euro. LG sta lavorando anche al design, per renderli più leggeri e sottili.
Diversamente invece gli occhialini attivi necessitano di una batteria ricaricabile. Questo fa salire i prezzi a 80-100 euro per paio.
“Noi vogliamo democratizzare il 3D, facendolo diventare un’esperienza di entertainment collettivo“, ha commentato Alexandre Fourmond.
La tecnologia passiva ha tuttavia i propri limiti. In primo luogo, la qualità delle immagini, a svantaggio del Full HD.
Intanto i fautori della tecnologia attiva cominciano a organizzarsi. La scorsa settimana, Samsung ha annunciato che d’ora in poi chi comprerà un televisore 3D del proprio marchio riceverà anche due paia di occhialini. Negli Stati Uniti vengono ormai venduti a 50 dollari, contro i 129 di qualche tempo fa.
Immediata la controffensiva dei modelli polarizzati che fino a oggi non erano mai effettivamente decollati. Un flop che diversi produttori attribuiscono alla mancanza di contenuti fruibili in 3D, di prodotti nei punti vendita, ai prezzi troppo alti e al fastidio per gli occhialini.
Ma ora l’industria è fiduciosa e sul mercato la metà dei televisori di prossima uscita sarà in 3D. Sembra proprio che per guardare il futuro del mercato dei televisori ci toccherà metterci su un bel paio di occhialini 3D.