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Symbian: open o no? Nokia chiarisce il mistero

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Dopo aver annunciato, a febbraio, l’accordo con Microsoft che renderà Windows Phone 7 il sistema operativo ufficiale dei suoi prossimi smartphone, Nokia è intervenuto per fare chiarezza sul destino di Symbian e sul suo livello di apertura.

In una nota del 31 marzo, intitolata “We Are Open“, Nokia spiegava che avrebbe aperto ai partner l’ultima versione della piattaforma. Il produttore finlandese spera infatti di vendere almeno altri 150 milioni di smartphone basati su questo sistema operativo e ha bisogno di collaborare in maniera più efficace con i partner.

Codice sorgente, strumenti di sviluppo, documenti e altri materiali sui supporti sono disponibili a chiunque vuole sviluppare su Symbian.

Ma, si sono chiesti in molti, bisogna considerare Symbian un sistema aperto?

 

Per precisare meglio il suo annuncio, dunque, Nokia ha pubblicato un’altra nota (Not Open Source, just Open for Business) in cui spiega: “come abbiamo sempre detto, Nokia sta rendendo la piattaforma Symbian disponibile in virtù di un modello alternativo, aperto e diretto, per poter continuare a lavorare con gli OEM giapponesi e la piccola comunità di collaboratori con cui stiamo già lavorando”.

“Stiamo rilasciando il codice sorgente a questi collaboratori ma non manteniamo Symbian come progetto di sviluppo open source”, prosegue la nota in cui si ricorda che esiste un processo di iscrizione obbligatoria prima di ottenere lo status di collaboratore Symbian e che Nokia monitora questo processo coerentemente col programma Nokia Symbian License.

 

Ora che Windows Phone 7 è stato annunciato come sistema dominante, il destino di  Symbian e MeeGo, dicono i maligni, è chiaro: sono relegati a prodotti secondari e non devono attirare troppa attenzione a causa della loro apertura.

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