Europa
Recupera terreno sul mercato europeo l’Italia, che era partita in anteprima nel lancio ella Tv digitale terrestre ma che ha rallentato la corsa per una serie di difficoltà politiche e tecnologiche. L’89% delle famiglie è già passata alla nuova tecnologia di trasmissione radioTv, facendo piazzare il nostro Paese tra i primi cinque d’Europa.
E’ quanto emerge dallo Studio annuale “Satellite Monitor” sullo sviluppo delle infrastrutture televisive in 35 Paesi, realizzato da SES Astra, uno dei principali fornitori di tecnologie satellitari su scala globale con 135 milioni (55%) di case servite fra Europa e Nord Africa: 58 milioni in DTH, 68 milioni attraverso il cavo e 10 milioni via IPTV.
Stamattina a Milano sono stati presentati i dati riguardanti l’Italia che incoraggiano istituzioni e operatori: oltre 12 milioni di case sono già attive.
Oltre 21 milioni di famiglie italiane ricevono attualmente il segnale per la televisione digitale. Rispetto al 2010 l’incremento è pari a 4,4 milioni di abitazioni. Il 58% ha come unica fonte di ricezione la rete terrestre, il 39% preferisce invece il satellite e solo una piccola fetta si rivolge a servizi televisivi web-based.
La Tv digitale si mantiene forte grazie anche al ruolo di Sky: il numero di case che a fine 2010 ricevevano programmi televisivi via satellite è, infatti, passato da 7,9 a 8,4 milioni e di questi 2,1 milioni hanno optato per l’offerta free-to-air per accedere agli oltre 300 canali internazionali trasmessi dalla posizione orbitale 19.2° Est di Astra.
Secondo Pietro Guerrieri, General Manager della divisione italiana di Astra, quando nel 2012 tutta l’Italia sarà all digital, gli utenti della tv satellitare aumenteranno in relazione alla maggiore offerta di canali e servizi ibridi e interattivi offerti dalle telcos per far crescere la convergenza televisione e internet. Il satellite infatti offre maggiori capacità tecniche rispetto alla rete terrestre che del resto non riuscirà a coprire tutte le aree della penisola.
Oltre a garantire maggiori prestazioni anche per l’alta definizione, come ha commentato nel Report Ferdinand Kayser, CEO di SES Astra.
“La rapida diffusione dell’HD prova anche che la televisione resta il medium più importante per l’entertainment. La combinazione della televisione con i servizi interattivi attraverso soluzioni ibride sviluppate con gli operatori tlc sarà la tappa seguente del nostro sviluppo strategico e farà da volano alle nostre attività future”.
Tv digitale terrestre e satellitare quindi potrebbero diventare complementari, come del resto testimoniano i dati di vendita dei ricevitori che nel 2010 sono stati superiori alle 700 mila unità.
Il Report di SES Astra evidenzia che ci sono 16 milioni di abitazioni dotate di almeno un apparecchio HD ready raggiunte direttamente dai propri satelliti, 210 canali in HD attualmente distribuiti per conto dei principali broadcaster (entro quest’anno se ne aggiungeranno altri 20 ma solo una quarantina sono attualmente gratuiti), 10 canali in 3D previsti entro fine 2011 e altrettanti entro la fine del 2012.
La quasi totalità dei canali in alta definizione via satellite fruibile dagli spettatori italiani è a pagamento su Sky, ma in futuro uno spicchio di offerta dovrebbe essere accessibile anche in chiaro, anche se al momento di canali HD gratuiti praticamente non ve ne sono e quello che Astra trasmette per Rai dalla posizione 23.5° Est è ancora in fase di demo.
Il satellite va forte anche in Europa, dove su 246 milioni di famiglie il 34% guarda la televisione tramite piattaforma terrestre, il 32% via satellite, il 29% via cavo e il 5% attraverso l’IPTV. E ancora: 79 milioni le case raggiunte nel complesso fra Europa e Nord Africa, con un tasso di digitalizzazione pari al 95%, contro le 71 milioni di case raggiunte via cavo, con tasso di digitalizzazione pari al 42%.
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