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Nonostante la crescente concorrenza di altri sistemi operativi, l’Apple iOs continuerà a dominare il mercato mondiale dei tablet fino al 2015. Lo prevede Gartner, secondo cui l’iOs controllerà il 69% del mercato nel 2011 e il 47% nel 2015.
Col suo iPad Apple ha fatto per il mercato Pc quello che già aveva fatto nell’ambito del mercato dei cellulari con l’iPhone: lo ha reinventato.
Spiega infatti Gartner che i tablet non sono solo dispositivi in grado di replicare le funzioni dei Pc o di massimizzare quelle comparse in nuce negli smartphone, ma si tratta di strumenti in grado di offrire un’esperienza più ricca basata sul consumo di contenuti, grazie principalmente all’ecosistema di supporto.
“Vedendo la risposta sia dei consumatori che delle imprese all’iPad, molti vendor stanno cercando di competere innanzitutto sul versante hardware e quindi cercando di sfruttare l’ecosistema della piattaforma”, ha spiegato l’analista Carolina Milanesi. Così come è avvenuto per la rincorsa all’iPhone,quindi, molti vendor stanno facendo l’errore di puntare più sulle caratteristiche hardware che sulle applicazioni, i servizi e la user experience.
“Il successo dei tablet – ha aggiunto la Milanesi – dipenderà da questi fattori in misura maggiore rispetto agli smartphone e prima i vendor lo capiranno, maggiori saranno le possibilità di competere testa a testa con Apple”.
Secondo le previsioni di Gartner, la quota di mercato di Android si attesterà quest’anno al 20% per passare al 39% nel 2015. La decisione di non aprire il codice sorgente di Honeycomb, la prima versione del sistema operativo progettata per i tablet, a terze parti eviterà la frammentazione del mercato ma rallenterà il declino dei prezzi e, di conseguenza, l’aumento della quota di mercato di Android.
Spiega l’analista Roberta Cozza che il successo di una piattaforma dipende da diversi fattori, tra i quali il numero di player che la supportano, la validità e l’appeal dell’ecosistema di applicazioni e un livello di flessibilità tale da consentire un prezzo inferiore a quello della concorrenza.
“Il modello di licenza introdotto con Honeycomb permette a Google di avere maggiore controllo e di garantire l’arrivo sul mercato solo di prodotti di elevata qualità, ma ciò vuol dire anche che i prezzi si abbasseranno più lentamente di quanto accaduto nel mercato smartphone”, ha sottolineato la Cozza.
In questo arco di tempo avverrà anche un cambiamento significativo per uno dei pionieri dei cellulari intelligenti: il Blackberry, infatti, nel 2012 passerà al sistema operativo QNX utilizzato nel PlayBook, il primo tablet della società canadese. La strategia permetterà a RIM di offrire agli sviluppatori un’esperienza coerente per l’intera gamma di prodotti e di creare un’unica comunità di sviluppatori.
Nonostante QNX sia, secondo Gartner, una piattaforma molto forte sul versante delle prestazioni, della grafica e del multitasking, ci vorrà del tempo e molta fatica prima che RIM riesca ad attrarre gli sviluppatori e a creare un ecosistema di applicazioni e servizi in grado di rappresentare una valida alternativa a Apple o Android.
Fattori che secondo la Milanesi “rallenteranno la crescita della quota di mercato da qui al 2015”. La buona reputazione acquisita col BlackBerry in fatto di sicurezza permetterà comunque ai tablet RIM di riscuotere un buon successo in ambito business, principalmente fra le molte aziende già dotate di Blackberry Enterprise Server.
Saranno invece penalizzati dalla debolezza nel mercato smartphone altri sistemi operativi come MeeGo (Intel e Nokia) e WebOs (Palm): chi possiede già uno smartphone preferirà infatti acquistare un tablet con lo stesso sistema operativo, per una questione di familiarità e per non poter condividere tranquillamente le applicazioni.