Key4biz

Home video: parte l’asta di Blockbuster. Sette le offerte sul piatto

Mondo


Continuano i rumors sul futuro di Blockbuster, la catena Usa di videonoleggio che lo scorso settembre ha dichiarato bancarotta, facendo ricorso al chapter 11.

Parliamo di più di 1 miliardo di dollari di debiti per una società che, secondo gli analisti, non ha retto l’avanzata del mercato dei video on demand dominato da Netflix.

Dopo la notizia che SK Telecom, leader sul mercato wireless della Corea del Sud, potrebbe presentare un’offerta, s’è saputo che anche il miliardario Carl Icahn e la Tv via satellite Dish Network sarebbero pronti a entrare in gioco.

 

Proprio oggi infatti Blockbuster sarà messa in vendita. Qualche giorno fa, il giudice della corte per la bancarotta di New York, Burton R. Lifland, ha dato il via libera alle procedure per la messa all’asta con un prezzo minimo di 290 milioni di dollari.

Diversi studios si erano opposti alla vendita, in cui termini originali non offrivano loro quanto richiesto. Blockbuster e gli studios hanno poi raggiunto un accordo, in base al quale la società utilizzerà i fondi della vendita per pagare le major che continueranno a inviare Dvd a Blockbuster.

 

Proprio alle major del cinema (20th Century Fox Home Entertainment, Warner Home Video, Sony Pictures Entertainment, Walt Disney Co, Universal Home Studios e Lionsgate) la compagnia deve almeno 250 milioni di dollari.

 

Gli investitori puntano soprattutto ai 3 mila negozi della catena di videonoleggio, oltre ai distributori automatici di Dvd e ai canali di vendita via mail.

 

Al momento le uniche offerte ufficiali sono quelle di Icahn e Dish Network ma, secondo indiscrezioni, ci sarebbero almeno altre sette offerte sul piatto.

A febbraio, una holding formata da quattro dei suoi maggiori creditori – Monarch Alternative Capital, Owl Creek Asset Management, Stonehill Capital Management and Varde Partners – ha fatto già un offerta d’apertura di 290 milioni di dollari. Anche Ichan sarebbe tra i creditori della società home video.

L’offerta è destinata a richiamare altri acquirenti e creare un piano di rialzo sul prezzo. Se non ci fossero altre offerte ben consolidate, naturalmente i quattro maggiori creditori finirebbero per acquisire e controllare il noleggio di DVD/Bluray tramite controllo totale della società.

 

Gli analisti guardano invece con perplessità l’offerta di Sk Telecom ma, per il Financial Times, questa operazione sarebbe finalizzata al rafforzamento dell’operatore tlc sul mercato dei contenuti, specie all’estero vista la stagnazione del mercato domestico. Anche Dish avrebbe tanto da guadare dall’acquisto della vasta library posseduta da Blockbuster.  

Exit mobile version