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C’è differenza tra Tv e iPad? E’ polemica negli Usa: Time Warner Cable costretta a eliminare molti programmi dall’App per i tablet

Stati Uniti


L’iPad e la diffusione dei programmi televisivi nell’era digitale sono al centro di un nuovo scontro tra i colossi del broadcasting Usa: Time Warner Cable è stata infatti costretta a rimuovere diversi canali – tra cui MTV, National Geographic e FX – dalla sua app per l‘iPad dopo le lamentele giunte da Viacom, Discovery Communications e News Corporation, secondo le quali l’applicazione rappresenterebbe una violazione del contratto: le società, in sostanza, pretenderebbero altri soldi per consentire il privilegio di offrire i loro canali sui dispositivi mobili.

 

L’applicazione iPad di Time Warner Cable è stata lanciata il mese scorso e il gruppo ha fatto sapere di essere convinto di avere “tutto il diritto di trasferirvi tutta la programmazione”, dal momento che l’app può essere usata solo a casa e quindi non dovrebbe esserci differenza contrattuale tra televisore e tablet. Una convinzione, evidentemente, errata.

La diatriba riporta a galla una domanda sostanziale: quando una società come Time Warner Cable acquista i diritti per offrire un programma ai suoi clienti, questi diritti si estendono anche ai nuovi dispositivi come l’iPad? Dopo tutto, infatti, Pc, tablet, smartphone, possono tutti essere considerati ‘schermi Tv’.

 

In una nota TWC ha fatto quindi sapere di aver deciso di continuare a offrire “i programmi di quegli editori ‘illuminati’ che hanno dimostrato di aver compreso i benefici e l’importanza di permettere ai nostri abbonati – e ai loro spettatori – di guardare i loro prodotti su qualsiasi schermo. Nel frattempo, faremo valere tutti i nostri diritti legali contro coloro che non condividono la nostra visione”.

 

Si preannuncia, dunque, battaglia, mentre un portavoce di TWC ha fatto sapere che i programmi rimossi forzatamente saranno sostituiti con altri: l’app, scaricata già da oltre 300 mila persone, offriva 32 canali, solo una parte di quelli disponibili attraverso i decoder tradizionali.

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