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Gli investimenti in Information Technology (IT) da parte dei broadcaster di gran parte del mondo sono in costante e massiccio aumento. Lo conferma una recente indagine Ovum a cui sono stati sottoposti oltre 150 senior executive di altrettante media company del settore pubblico e privato in Europa, Nord America e nell’area Asia-Pacifico. Dal documento emerge che il 20% dei manager ha intenzione di incrementare le risorse da spendere in servizi e prodotti IT di almeno il 6% durante quest’anno, mentre il 31% di aumentare gli investimenti IT tra l’1% e il 5% entro il 2011.
Dati incoraggianti, vista la perdurante fase di crisi economica in cui versa l’economia mondiale, che anche nel 2012 dovrebbero proseguire il trend positivo. Stando alle risposte fornite ad Ovum, anche nel prossimo anno la spesa in tecnologie IT da parte del 17% degli operatori televisivi mondiali dovrebbe crescere del 6% e tra l’1 e il 5% per un altro 36%. Un livello che rimane dunque intorno al 50% e che significa molto per i player IT, fornitori di tecnologia e servizi, a livello globale.
“I broadcaster internazionali possono godere di prospettive soddisfacenti a livello macroeconomico – ha commentato Adrian Drury, analista senior di Ovum e autore dell’indagine – la fiducia aumenta nei modelli di business e nel mercato pubblicitario degli operatori televisivi, grazie allo sviluppo di nuove soluzioni e servizi multi-screen che garantiscono notevoli opportunità di business per le aziende, spaziando dai digital content ai servizi web-based”.
L’aumento degli investimenti in IT nei prossimi due anni, ha spiegato Drury, vede tra le priorità tecnologiche delle media company la riduzione consistente dei costi operativi attraverso un workflow management e processi di automazione più efficienti, il lancio di nuovi canali ad alta definizione-HD, strumenti avanzati di misurazione dell’audience, nuove strategie pubblicitarie e un più massiccio utilizzo dei social media.
Tra le curiosità che emergono dall’indagine, si nota come le maggiori opportunità di crescita garantite dagli investimenti in IT non riguardino solo le emittenti pubbliche e private che trasmettono in modalità ‘free’, ma anche le stesse Pay-Tv. Altre mosse, considerate da Ovum come obbligate e di sicuro impatto sul business aziendale, sono le trasmissioni streaming di contenuti video per smartphone e media tablet e l’interazione col pubblico dei social media. Molta meno importanza, invece, viene data ai contenuti in 3D e al lancio di canali in 3D, di cui molto si era parlato nei mesi scorsi ma che evidentemente non appare una scelta strategicamente valida sul breve termine.