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Smartphone: quale piattaforma dominerà il mercato? Ovum scommette su Android e WP7

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Gli smartphone, oltre ad aver catalizzato l’attenzione dei consumatori, continuano ad alimentare una serie di analisi e previsioni che vedono un futuro in crescendo per il mercato: dopo IDC (leggi articolo) anche Ovum prevede l’emergere di Android come piattaforma dominante del settore: tra 5 anni, quando circoleranno nel mondo 653 milioni di smartphone, il sistema operativo di Google distanzierà Apple di 20 punti percentuali.

Da qui al 2016, prevede Ovum, il mercato crescerà a una media annua del 14,5% e raggiungerà una percentuale pari al 40% del mercato dei cellulari.

A trainare la crescita saranno i mercati dell’area Asia Pacifico, con 200 milioni di smartphone in circolazione nel 2016, seguiti da Europa Occidentale (175 milioni) e America del nord (165 milioni).

“Il mercato smartphone conoscerà una crescita significativa nei prossimi 5 anni. Nel frattempo si assisterà a un cambiamento ai vertici delle piattaforme software, con Android che controllerà il 38% del mercato, contro il 17,5% di Apple iOs”, ha affermato l’analista Adam Leach.

 

Il successo di Android è legato, in particolare, all’alto numero di produttori che sceglieranno la piattaforma per i loro dispositivi, sia nella fascia bassa che in quella alta del mercato.

Subito dietro l’iOs di Apple, nei prossimi 5 anni, dovrebbe piazzarsi il sistema operativo Windows Phone di Microsoft, con il 17.2% del mercato, seguito dal BlackBerry Os con il 16,5%. Nel frattempo guadagneranno terreno anche piattaforme ‘alternative’, come Bada Os di Samsung e MeeGo, nato dalla collaborazione tra Nokia e Intel.

Riguardo, infine, Symbian di Nokia (che secondo IDC tra 4 anni sarà praticamente scomparso), Ovum prevede una “significativa riduzione” della market share, anche se Nokia prevede di vendere ancora 150 milioni di smartphone Symbian, nonostante l’accordo che prevede l’integrazione nei futuri smartphone Nokia del sistema operativo Windows Phone 7.

“L’accordo – ha affermato Leach – ha il potenziale per rendere WP/ una piattaforma di massa, ma c’è anche il rischio, per Microsoft, che altri produttori potrebbero decidere di non voler competere con Nokia e, quindi, di abbandonare Windows Phone”.

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