NGN all’australiana: NBN Co blocca la gara d’appalto. Il governo prende le distanze

di Alessandra Talarico |

I prezzi di realizzazione proposti sono troppo alti, ci vuole un approccio diverso. Ma l'opposizione attacca: dimostrazione che il business case è 'irrealistico'.

Australia


NBNCo

Dopo 5 mesi di negoziazioni e a pochi giorni dal via libera ottenuto dal Parlamento, NBNCo, la società controllata dal governo australiano e che dovrebbe occuparsi della realizzazione della rete nazionale in fibra ottica, ha reso noto di aver sospeso il processo di assegnazione degli appalti, perchè i prezzi proposti sono ancora troppo alti.

“Abbiamo sempre detto che avremmo realizzato una rete ultra-broadband nazionale, ma non a qualsiasi costo”, ha affermato il responsabile corporate services di NBN, Kevin Brown, sottolineando che non si può pensare di portare avanti il progetto sulla base dei prezzi offerti dalle 14 società scrutinate.

Secondo il piano elaborato dal Governo, la rete nazionale in fibra ottica costerà complessivamente 36 miliardi di dollari australiani in 8 anni, circa 2 miliardi in meno dei calcoli iniziali. Di questa spesa totale, calcolando anche il finanziamento del debito, il governo finanzierà 21 miliardi di dollari in azioni e il resto sarà reperito sul mercato tra il 2015 e il 2021.

NBN Co prevede di coprire in fibra 1,7 milioni di abitazioni entro il 2013, contro le attuali 570 mila connessioni. La realizzazione della rete in fibra che dovrebbe coprire il 93% della popolazione (il resto sarà coperto con connessioni mobili o satellitari), durerà nove anni e mezzo, con il completamento previsto per il 2021.

Brown ha sottolineato che dalla comparazione del progetto con altre opere civili e di ingegneria in corso in Australia e oltreoceano è emerso un eccessivo scollamento dei costi: un surplus a doppia cifra rispetto a quanto preventivato. C’è bisogno, dunque, di un approccio diverso su come i lavori debbano essere portati avanti, sulla base di nuove modalità che la società sta elaborando.

Temendo che la controversia diventi un’altra questione politica, il ministro delle comunicazioni  Stephen Conroy ha preso le distanze: “I processi di acquisto sono questioni commerciali di NBN Co, da cui il Governo si tiene a debita distanza”.

“Il Governo – ha aggiunto – supporta la volontà di NBN Co di ottenere il miglior contratto possibile”.

 

L’opposizione, ovviamente, è immediatamente scesa sul piede di guerra, sottolineando come questa vicenda indichi chiaramente che il business case di NBN Co sia “irrealistico e irraggiungibile”, ha tuonato Malcolm Turnbull.

Aspre polemiche sono giunte anche dall’Associazione dei Costruttori, che ha criticato NBN Co per aver modificato la sua strategia di acquisto in corso d’opera.

“NBN Co ha suggerito che le offerte ricevute non rappresentavano il giusto rapporto qualità / prezzo”, ha affermato il direttore esecutivo Jim Barrett.

“Questa critica è sorprendente dato che le offerte ricevute sono state il risultato di una procedura di gara estremamente concorrenziale che ha coinvolto 14 concorrenti”, ha aggiunto

NBN Co ha lanciato il processo di assegnazione degli appalti a marzo 2009. Si sono presentati 45 aspiranti fornitori, ridotti a 14 e quindi a 5.

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