Tlc. Etno: per lo sviluppo dell’ economia digitale necessaria la flessibilità del modello regolatorio. Intervista a Luigi Gambardella

di di Raffaele Barberio |

I temi dell’economia digitale e del suo successo per il rilancio competitivo dell’Europa sono direttamente connessi alla costruzione delle nuove reti.


Luigi Gambardella

Abbiamo incontrato Luigi Gambardella, presidente di ETNO, in occasione della Conferenza sul tema “Broadband Policy and NGA Regulation” in corso a Firenze all’European University Institute, presso la Florence School of Regulation Communications & Media, diretta da Pier Luigi Parcu.

Abbiamo parlato di Agenda Digitale e di costruzione delle nuove reti, collegando questo tema di scenario alle dinamiche competitive vigenti nell’attuale contesto delle reti in rame e a quelle che si prefigurano per la fibra, focalizzando infine l’argomento più rilevante degli investimenti necessari ad assicurare il futuro delle reti di nuova generazione.

 

 

Key4biz.   L’Economia Digitale rappresenta un fattore di crescita imprescindibile nelle grandi sfide del mondo in cui viviamo. Come si posiziona l’Unione europea di fronte ad esse?

 

Gambardella.   E’ indubbio che l’elaborazione di una corretta policy per lo sviluppo dell’Economia Digitale è una priorità strategica per un rilancio della competitività del mercato europeo. Lo scenario di riferimento è in rapida evoluzione e le tradizionali categorie di intervento regolatorio pensate per i mercati tradizionali di fonia devono confrontarsi con l’esigenza di massicci nuovi investimenti richiesti al mercato per consentire l’innovazione delle reti.

 

 

Key4biz.   Un cambio di passo rispetto al passato?

 

Gambardella.   E’ esattamente ciò che è accaduto, perché è cambiato il contesto, è cambiato il mercato, si stanno riformulando le gerarchie economiche internazionali. Ed è da questa prospettiva che opportunamente la Commissaria Neelie Kroes è intervenuta nel maggio 2010 con l’adozione dell’Agenda Digitale per il settore. Le politiche comunitarie hanno tempestivamente riconosciuto il ruolo strategico che investimenti in larga scala su reti ad alta velocità potranno comportare in termini di crescita ed efficienza del Mercato Interno. E’, inoltre, di grande rilievo il fatto che l’Agenda Digitale proponga un approccio di policy che coinvolge non solo il mercato, ma anche i soggetti istituzionali per sostenere e favorire l’adempimento degli ambiziosi obiettivi prefissati.

 

 

Key4biz.   Una nuova modalità di concertazione, fondata sulla partecipazione di tutti i soggetti in causa?

 

Gambardella.   A sottolineare la rilevanza dell’impegno a livello comunitario nel sostenere gli obiettivi dell’Agenda Digitale la Commissaria Neelie Kroes ha recentemente organizzato un CEO Roundtable con tutti i rilevanti stakeholders al fine di verificare gli strumenti per assicurare il livello di investimenti adeguato a consentire la crescita del mercato interno digitale.

Vorrei infine ricordare che, secondo il Rapporto Monti su “Una nuova Strategia per il mercato Unico“, pubblicato in concomitanza all’Agenda Digitale Europea, un tempestivo sviluppo del Mercato Unico Digitale comporterà una crescita del PIL pari al 4% con un incremento di redditività pari a 500 miliardi di Euro entro il 2020.

 

 

Key4biz.   I target dell’agenda digitale sono condivisibili?

 

Gambardella.   I target sono ambiziosi e sono condivisi da ETNO in quanto strategici per il rilancio economico e per rafforzare il Mercato Interno. Anche il Parlamento Europeo interverrà in tempi brevi con una Risoluzione a loro sostegno.

 

 

Key4biz.   Quali condizioni sono necessarie per il loro raggiungimento dal punto di vista degli operatori di rete che ETNO rappresenta?

 

Gambardella.   Per il loro raggiungimento è essenziale la copertura tempestiva con reti NGN. A questo proposito la Commissione Europea ha ritenuto che gli obiettivi di diffusione della banda larga debbano prevedere: entro il 2013 la copertura broadband di tutti i cittadini europei e la copertura a velocità di 30Mbps entro il 2020 con la metà delle abitazioni connesse a velocità superiori ai 100 Mbps.

 

 

Key4biz.   Il che richiede investimenti rilevanti…

 

Gambardella.   Si, il raggiungimento di questi obiettivi richiede ingenti investimenti che saranno principalmente, ma non esclusivamente, di natura privata. I costi di copertura a 30Mbps, utilizzando anche tecnologie VDSL e wireless, quindi non solo cablatura in fibra in quanto eccessivamente onerosa, sono stimati dalla Commissione Europea tra i 38 e 58 miliardi di euro, mentre per la copertura al 50% per i 100 Mbps si prevedono costi tra i 181 e 268 miliardi di euro.

 

 

Key4biz.   Che vuol dire investimenti non esclusivamente di natura privata?

 

Gambardella.   La portata di tali investimenti richiede di valutare attentamente il ruolo del finanziamento pubblico anche al fine di evitare effetti distorsivi: per esempio è importante che la politica di aiuti si concentri solo sulle aree commercialmente non remunerative. In questo delicato contesto le policy regolatorie sia a livello nazionale sia a livello comunitario possono  giocare un ruolo molto sensibile sulla propensione ad investire.

 

 

Key4biz.   Quali regole occorrono per convincere l’industria a fare investimenti così importanti?

 

Gambardella.   Il modello regolatorio dovrebbe favorire una differenziarne delle regole per le nuove reti rispetto al sistema di obblighi originariamente applicato per liberalizzare le reti in rame.

 

 

Key4biz.   Ci spieghi meglio…

 

Gambardella.   In ambito NGA ci troviamo di fronte a diversi parametri di mercato che riguardano sia l’incertezza della domanda, rispetto all’applicazione di nuove tecnologie e di servizi innovativi, sia la struttura competitiva dell’offerta dei nuovi servizi. Le reti in rame, da canto loro, grazie alle nuove tecnologie, supportano oggi servizi diversi dalla tradizionale fonia e la loro performance di mercato deve essere adeguatamente valutata.

Un recente Studio Plum, realizzato per ETNO, illustra come il futuro modello di business non sia solo influenzato dalla presenza di reti alternative quali il cavo, ma anche dalla stessa piattaforma in rame. Se il delta dei prezzi tra rame e fibra sarà artificialmente alto, secondo Plum, per gli utenti finali vi saranno limitati incentivi a migrare sulle piattaforme in fibra, in particolare nel medio periodo, che è rilevante proprio per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale promossa dall’Europa.

 

 

Key4biz.   Quindi il tema del costo dell’accesso alle reti è fondamentale. Ma quali sono gli strumenti che la Commissione Europea prevede per garantire un approccio adeguato dei regolatori?

 

Gambardella.   Un cambiamento di metodologia del pricing del rame, che comporti una sottovalutazione dei costi, avrà un impatto sensibile sugli incentivi a investire e avrà effetti distorsivi su un’efficiente transizione verso le nuove reti.

In questo delicato contesto di pricing per le reti di accesso, ETNO sottolinea la rilevanza della nuova iniziativa Comunitaria per una Raccomandazione sui costi di accesso. Tale nuovo strumento dovrebbe fornire i corretti principi di sostegno agli investimenti necessari per soddisfare i target dell’Agenda Digitale.

 

 

Key4biz.   Ma esiste già un orientamento al costo…

 

Gambardella.   La recente Raccomandazione NGA, pur sostenendo il principio dell’orientamento al costo, prevede strumenti per modulare la sua applicazione in relazione al contesto competitivo. In particolare contempla la possibilità di un approccio simmetrico per determinati bottle-neck quali la cablatura interna agli edifici.

Inoltre incoraggia un esame su base geografica che comporta la segmentazione del mercato e la possibilità di una flessibilità del pricing sotto la supervisione dell’Autorità di regolamentazione nazionale.

 

 

Key4biz.   E allora?

 

Gambardella.   Proprio in considerazione dei target dell’Agenda Digitale è importante interpretare la Raccomandazione in un’ottica forward looking , tenendo conto dei diversi contesti competitivi in ogni mercato nazionale, facilitando la flessibilità dell’approccio. Vorrei inoltre osservare che alcuni Regolatori nazionali tengono oggi in considerazione la dimensione geografica sulla competitività e supportano soluzioni commerciali di definizione del prezzo di accesso. Tali approcci sono risultati favorevoli nel sostenere la propensione all’investimento del mercato.

 

 

Key4biz.   E allora quale scenario di sviluppo tecnologico per le reti di nuova generazione (NGN) è quindi immaginabile?

 

Gambardella.   Il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale sarà favorito dallo sviluppo di diverse piattaforme. ETNO ritiene molto rilevante che sia a livello nazionale che comunitario sia condiviso il principio di neutralità tecnologica, nel senso di lasciare al mercato la scelta delle architetture di rete più efficienti nel sostenere nuovi investimenti e nuovi servizi.  Le reti mobili potranno giocare un ruolo chiave: l’apertura del dividendo digitale sulle frequenze ai servizi mobili permetterà di accelerare la realizzazione delle nuove reti anche in aree rurali con minori costi se saranno disponibili le bande pertinenti il dividendo digitale. Per questo motivo ETNO supporta una veloce adozione della Decisione proposta dalla Commissione europea sullo Spettro radio. L’utilizzo del broadband secondo l’ambiziosa tempistica proposta a livello comunitario dipenderà non solo dallo sviluppo delle nuove reti, ma anche dall’offerta innovativa e dalla conoscenza e competenze necessarie a far parte dell’era digitale: lo sviluppo di servizi innovativi quali ehealth e egoverment devono essere tempestivamente introdotti e sostenuti anche a livello istituzionale per favorire la crescita dei nuovi servizi e lo sviluppo tempestivo delle nuove reti.

 

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