Home Entertainment: telcos sempre più interessate al mercato dei contenuti. La sudcoreana SK Telecom potrebbe fare un’offerta per Blockbuster

di Raffaella Natale |

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Blockbuster

SK Telecom, leader sul mercato wireless della Corea del Sud, sta considerando la possibilità di presentare un’offerta d’acquisto per Blockbuster, la catena Usa di videonoleggio che ha dichiarato bancarotta. La società ha fatto ricorso al chapter 11 nel settembre 2010.

Per gli analisti non ha retto la concorrenza dei nuovi distributori di video on demand, primo fra tutti Netflix. Si parla di 1 miliardo di dollari di debiti.

Per il Financial Times, questa operazione sarebbe finalizzata al rafforzamento di SK sul mercato dei contenuti, specie all’estero vista la stagnazione del mercato domestico.

 

Le carte del fallimento rivelano che i debiti con le major cinematografiche hollywoodiane ammontano a 80 milioni di dollari. Parliamo di 20th Century Fox Home Entertainment, Warner Home Video, Sony Pictures Entertainment, Walt Disney Co, Universal Home Studios e Lionsgate.

 

Gli analisti non condividono l’intenzione di SK, ritenendo che tra le due società manchino le giuste sinergie.

 

Qualche giorno fa, il giudice della corte per la bancarotta di New York, Burton R. Lifland, ha dato il via libera alle procedure per la messa all’asta di Blockbuster con un prezzo minimo di 290 milioni di dollari.

Diversi studios si erano opposti alla vendita, in cui termini originali non offrivano loro quanto richiesto. Blockbuster e gli studios hanno poi raggiunto un accordo, in base al quale la società utilizzerà i fondi della vendita per pagare le major che continueranno a inviare Dvd a Blockbuster.

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