News Corp punta ai tablet e conferma trattative preliminari con Vevo per ‘sbarazzarsi’ di MySpace

di Raffaella Natale |

Il social network purtroppo negli ultimi anni non ha retto la concorrenza di Facebook Twitter e ha registrato perdite definite ‘insostenibili’.

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News Corp ci ha visto giusto: bisogna investire sui tablet. Grazie al lancio del Times e anche del Sunday Times, disponibile per device mobili, i risultati sono già visibili.

Il numero di abbonati ai nuovi prodotti digitali è cresciuto di oltre il 60% negli ultimi 4 mesi.

A fine febbraio il Times e il Sunday Times raccoglievano insieme 79.000 abbonati digitali, mentre le sottoscrizioni erano 50.000 nell’ottobre 2010.

 

L’amministratore delegato di News International, Rebekah Brooks, si è dichiarata “molto soddisfatta” della performance. “Non solo un numero sempre crescente di persone è disposto a pagare per un giornalismo di qualità, attraverso una varietà di formati digitali, ma i numeri raccontano anche una storia di grande espansione del Times che sarà presto replicata dal Sunday”.

 

A febbraio, la News Corp ha lanciato The Daily, quotidiano online concepito per iPad. Anche questo è già un successo. Fino al 21 marzo, il quotidiano è stato distribuito gratuitamente, ma ci sarebbero già almeno un miliardo di persone pronte ad abbonarsi a 99 centesimi di dollaro a settimana.

 

Intanto la società, che fa capo al magnate dei media Rupert Murdoch, è in trattative preliminari con la rete di video musicali online Vevo per un possibile accordo con MySpace, il social network che negli ultimi anni non ha retto la concorrenza di Facebook  Twitter.

Lo riferisce una fonte vicina alla vicenda secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Un ostacolo all’accordo MySpace-Vevo potrebbe essere rappresentato dalle complesse strutture delle compagnie detenute da molteplici parti. Vevo è controllata congiuntamente da Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Abu Dhabi Media mentre MySpace include MySpace Music, una joint-venture tra etichette che in parte controllano Vevo, afferma un manager del settore.

 

A febbraio, in occasione dei risultati trimestrali  l’azienda ha spiegato che era “il momento giusto” per cercare di collocare MySpace “sotto un nuovo proprietario“.

“Riconosciamo che il piano per consentire a MySpace di raggiungere il suo pieno potenziale può essere sviluppato meglio sotto una nuova struttura proprietaria e stiamo valutando le alternative strategiche”.

 

Acquisito da News Corp nel 2005 per 580 milioni di dollari, MySpace ha registrato perdite definite “insostenibili”. A gennaio la holding proprietaria ha annunciato il licenziamento di quasi la metà del personale del social network.

L’azienda ha chiuso l’esercizio fiscale nel giugno scorso con una perdita di poco inferiore ai 100 milioni di dollari. Ad ottobre il sito ha svelato un nuovo look volto ad attrarre gli internauti più giovani. Dopo il restyling il social network ha registrato 3,3 milioni di nuovi profili, mentre tra novembre e dicembre gli utenti che accedevano al sito dal telefonino sono aumentati del 4% superando i 22 milioni.

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