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Anche Microsoft sarebbe pronto a lanciarsi nella corsa verso il mobile wallet e starebbe lavorando a una versione di Windows Phone con intergrata la tecnologia NFC, che consente di effettuare piccoli acquisti direttamente col cellulare e di ricevere sconti e promozioni inviati direttamente dai commercianti.
Secondo alcune fonti citate da Bloomberg, Microsoft potrebbe lanciare il suo primo telefonino-portamonete già entro quest’anno, con l’obiettivo di ridurre il gap che lo separa dalle offerte di Google, che ha recentemente annunciato di aver già stretto accordi con Visa e MasterCard (leggi articolo) e ha lanciato il suo primo dispositivo con NFC integrato a dicembre. Anche Apple starebbe lavorando in questa direzione e secondo alcune fonti potrebbe lanciare il suo primo iPhone-portamonete entro gennaio del prossimo anno.
Secondo Gartner, nel 2014 le transazioni via cellulare arriveranno a 245 miliardi di dollari, rispetto ai 32 miliardi del 2010, mentre le ultime stime di IDC vedono il sistema operativo Microsoft in forte risalita nei prossimi 4 anni, grazie all’accordo che porterà WP7 sugli smartphone prodotti da Nokia (leggi articolo). Il gruppo di Redmond detiene già 14 brevetti NFC depositati presso lo U.S. Patent Office.
Nokia ha infatti affermato di voler rendere la tecnologia NFC una funzionalità standard dei suoi dispositivi Symbian in uscita quest’anno.
NFC è stata sviluppata da Philips e Sony per creare un ‘ponte’ tra le tecnologie contactless proprietarie MIFARE e FeliCa: dopo aver lottato una contro l’altra, le due società hanno infatti compreso la necessità di sviluppare qualcosa che fosse compatibile con entrambe, per dare la possibilità ai sistemi MIFARE e FeliCa esistenti di essere utilizzati dovunque vi fosse un’infrastruttura NFC.
A differenza di altre tecnologie contactless che utilizzano smartcard dotate di un chip e un’antenna e necessitano, per funzionare, della presenza di una fonte esterna in grado di generare un campo elettromagnetico, NFC è una tecnologia intuitiva che abilita l’interazione tra apparecchi elettronici in maniera touch-based, ovvero non appena li si sfiora, risolvendo il problema di un lettore esterno e rendendo il cellulare uno strumento abilitante ai pagamenti.
Il numero di telefonini a supporto della tecnologia dovrebbe raddoppiare nel 2012 rispetto ai 35 milioni che saranno venduti quest’anno (dati Abi Research), mentre secondo Gartner, nel 2014, saranno 340 milioni gli utenti che utilizzeranno il telefonino per effettuare piccoli pagamenti.
Secondo la società di ricerca Market Research, “Il mercato dell’mPayment potrebbe generare un valore pari a 1.130 miliardi di dollari non appena un telefono ogni sei in circolazione sarà dotato di tecnologia mPayment”. Obiettivo che dovrebbe essere raggiunto nel 2014.
“Sarà necessaria la collaborazione attiva di banche e società di carte di credito per sviluppare velocemente il mercato – ha commentato Dan Hays, partner della società di consulenza internazionale PRTM – solo così i pagamenti tramite smartphone potranno essere la tanto annunciata rivoluzione tecnologica ed economica dei prossimi anni nel settore delle telecomunicazioni mobili”.