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Il video on demand (VOD) si sta rapidamente affermato come la nuova killer app della pay-Tv e la crescita continuerà ancora più velocemente grazie agli investimenti degli Over-the-Top (OTT).
Nel Rapporto “On-demand Services Business Models: Video, Games & Over-the-Top – 2011 edition“, IMS Research stima che alla fine del 2010, il 13,2% degli abbonamenti mondiali alla Tv a pagamento ha fatto richiesta di contenuti on-demand attraverso i propri set-top box (STB).
Secondo gli analisti, queste cifre aumenteranno rapidamente e il numero delle famiglie dotate di pay-Tv che usano servizi VOD triplicherà per arrivare a 157,3 milioni entro la fine del 2015 dai 53,9 milioni del 2010.
Lo scorso anno, questa crescita ha portato agli operatori entrate per 4,3 miliardi di dollari, generate per il 99,5% dai servizi VOD closed-network.
IMS Research prevede che nel 2016 il fatturato generato dal VOD closed-network si ridurrà, arrivando a rappresentare il 94% del totale delle entrate mondiali degli operatori di pay-Tv.
Anna Hunt, analista e autrice del Rapporto, ha dichiarato che “C’è un crescente interesse da parte dei broadcaster di Tv a pagamento per questi nuovi canali di reddito”. L’attenzione si sta concentrando soprattutto sui game on-demand e sugli investimenti degli OTT in un mercato che fino a poco tempo fa è stato dominio incontrastato degli incumbent televisivi.
Il mercato del video on demand sarà alimentato soprattutto da programmi di entertainment e film che rappresenteranno la parte centrale del fatturato.
Nel 2016, i giochi on-demand, per IMS Research, produrranno entrate mondiali per 569 milioni di dollari. Molte telcos stanno puntando sull’introduzione di set-top box appositi per il game on-demand.
Si tratta ancora di un mercato ancora nascente ma che rappresenta già una vera opportunità perché i set-top box stanno diventando device sempre più potenti e intelligenti.
Operatori via cavo e tlc stanno quindi verificando nuove opzioni come, per esempio, lanciare il game on-demand sulle proprie reti IP.