Nokia: dopo la prima vittoria di Apple, nuova denuncia per violazione di 7 brevetti

di Alessandra Talarico |

Salgono a 46 le denunce di Nokia contro Apple, molte presentate più di 10 anni fa, prima ancora dell'uscita del primo iPhone. Mentre Apple ne ha sporto 29 contro il gruppo finlandese.

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Nokia VS Apple

E’ ormai sempre più evidente che la battaglia tra i giganti dell’hi-tech mondiale si giochi oltre che sul mercato anche nelle aule dei tribunali (leggi articolo): dopo la vittoria del primo round da parte di Apple – che la scorsa settimana si è vista scagionare dall’accusa di aver copiato 5 brevetti Nokia – il gruppo finlandese si è rivolto nuovamente all’International Trade Commission, per denunciare la violazione di 7 brevetti che Apple starebbe illecitamente utilizzando per “creare caratteristiche chiave dei suoi prodotti nelle aree dei sistemi operativi multi-tasking, della sincronizzazione dei dati, del posizionamento, della qualità delle chiamate e degli accessori Bluetooth”.

 

Le due società sono impelagata in una serie di denunce e controdenunce legate alle tecnologie utilizzate nei rispettivi dispositivi: Apple aveva cercato di ottenere in bando delle importazioni di molti dispositivi Nokia basati sul sistema operativo Symbian Series 60 e Series 40, sui quali il gruppo finlandese contava per attuare la risalita sul mercato americano. Ma anche Nokia è convinta che Apple gli abbia rubato qualche idea: già a ottobre del 2009, il gruppo finlandese aveva denunciato Apple alla Corte Federale del Delaware con l’accusa di aver violato 10 dei suoi brevetti relativi ai protocolli Gsm, Umts e Wi-Fi, praticamente le tecnologie più utilizzate nella telefonia mobile, e chiedendo le royalties su tutti gli iPhone venduti dal 2007. A maggio 2010, quindi, la società finlandese ha accusato nuovamente la rivale di aver violato 5 dei suoi brevetti nell’iPad, nello specifico, quelli utilizzati per migliorare la velocità della trasmissione dati, per l’utilizzo dei dati di posizionamento nelle applicazioni, e alcune innovazioni relative alle antenne che permettono di realizzare dispositivi più compatti. Come tutta risposta, a settembre 2010, Apple sposta per la prima volta i confini dello scontro al di fuori degli Stati Uniti, depositando una denuncia presso l’Alta Corte di Giustizia della Gran Bretagna, collegata alla causa depositata negli Usa a dicembre per violazione di 13 brevetti. Secondo il gruppo di Steve Jobs, infatti, Nokia avrebbe copiato l’interfaccia dell’iPhone.
 

Se a novembre del 2010 l’ITC – che ha facoltà di imporre il divieto di vendere prodotti ‘illeciti’ sul mercato americano – in una dichiarazione pre-udienza aveva fatto sapere che non vi erano “prove a conferma della presunta violazione” di alcun brevetto Apple da parte di Nokia, il 25 marzo ha invece dato ragione ad Apple, stabilendo che la società non ha violato i brevetti Nokia.
 

Solo uno dei sette brevetti coinvolti nella nuova causa rientra in quella già presentata presso la Corte del Delaware.

 

Con l’ultima denuncia, salgono a 46 le denunce che Nokia ha presentato contro Apple, molte depositate più di 10 anni fa, prima ancora dell’uscita del primo iPhone. Mentre Apple ne ha sporto 29 contro il gruppo finlandese.
 

La posta in gioco, è la supremazia sul mercato dei dispositivi mobili per l’accesso a internet, dove Apple nell’ultimo anno fiscale ha registrato vendite per oltre 38 miliardi di dollari grazie al successo dell’iPhone, dell’iPod e dell’iPad. Nokia, di contro, nello stesso periodo ha registrato un fatturato di 28,8 miliardi di euro.

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