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Google ha deciso di limitare temporaneamente l’accesso alla nuova versione del software Android: una decisione che sembra un’inversione di rotta rispetto alla filosofia open source su cui la società di Mountain View ha costruito il successo del suo sistema operativo mobile.
Il codice sorgente della nuova versione di Android – Honeycomb – progettata specificamente per il tablet, non sarà condivisa, ha riferito un rappresentante della società, perchè il software non è ancora pronto per essere modificato e personalizzato per una varietà di dispositivi.
La decisione di rimandare il lancio pubblico di Honeycomb, assicura quindi Google, non avrà impatto sui partner che producono i dispositivi, tra cui Samsung, Dell, HTC e Acer, che dovrebbero presto rilasciare i primi tablet basati sul software, mentre Motorola ha già lanciato Xoom il mese scorso.
“Google – ha sottolineato l’analista Gartner Carolina Milanesi – sta cercando di limitare potenziali danni garantendo l’accesso solo ad alcune compagnie fidate, per preservare l’esperienza”.
Secondo la Milanesi, la mossa è, insomma, volta a proteggere il marchio dai produttori low-cost che potrebbero tentare un debutto aggressivo nel mercato dei tablet abbassando fortemente i prezzi.
“Anche se siamo entusiasti delle nuove funzionalità dei tablet Android, abbiamo ancora molto lavoro da fare prima di poterle offrire su altri tipi di dispositivi, inclusi i cellulari. Fino ad allora, abbiamo deciso di non rilasciare Honeycomb come prodotto open source”, ha aggiunto la società.
Le precedenti versioni di Android, realizzate per gli smartphone, potevano essere modificate dagli sviluppatori, con il risultato che sul mercato sono arrivati un sacco di prodotti Android, molti dei quali, però, non hanno ricevuto una buona accoglienza.
La decisione, assicura Google, è solo temporanea: Android resterà una piattaforma aperta e appena sarà pronto, anche Honeycomb potrà essere modificato e adattato alle diverse esigenze degli sviluppatori.