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La congestione della rete è dovuta sempre più alla diffusione dei video. E’ quanto rileva l’ultimo Report di Informa Telecoms & Media, “Congestion up ahead? Internet traffic and service forecasts, 2010-2015“, che evidenzia come, davanti a una simile constatazione, la contrapposizione tra limitazione del traffico e neutralità della rete risulta quanto mai attuale. Anche se questa disputa appare ancora prematura, nei prossimi cinque anni i cosiddetti ‘divoratori di banda’ saranno proprio gli utenti video e non più quelli del peer-to-peer.
Lo Studio indica che il traffico internet crescerà quasi del 50% annuo e per il 2015 sarà circa sette volte più grande di quello di oggi, raggiungendo 1,26 milioni petabyte l’anno.
Non sorprende quindi che entro quattro anni i video saranno l’applicazione online più usata. Informa ha infatti ricordato che nel 2010, per la prima volta, i video online hanno generato più traffico del file-sharing e continueranno a crescere rapidamente per tutto il periodo considerato dall’analisi.
Questa potrebbe essere una buona notizia per i consumatori, ma non per i fornitori di banda. “E’ solo la punta dell’iceberg“, hanno commentato gli analisti di Informa, aggiungendo che “oggi la maggior parte dei video vengono distribuiti in qualità SD, ma vista l’esplosione dell’HD e della Tv connessa, anche se gli utenti dei video non aumenteranno, nel 2015 si consumerà più banda e si avrà un notevole aumento del traffico internet”.
Più precisamente, entro il 2015 crescerà il consumo di video in alta definizione rispetto a quelli in SD, mentre la connected TV rappresenterà il 10% del traffico complessivo.
Informa ha sottolineato che, anche se si parla di piccole cifre per la Tv online, si avrà un forte impatto sulla congestione della rete.
Il Report ha poi ribadito che il P2p continuerà a crescere del 30% l’anno per tutto il periodo in esame e genererà il 20% del traffico totale. Cifre che, secondo gli analisti, preoccuperanno i fornitori di contenuti.
Informa ha, infatti, osservato che ci sono aree dove i servizi di P2p non sono ancora pienamente esplosi, come il mercato asiatico dove presto i pirati potrebbero spostare la loro attenzione dai supporti fisici alla reti peer-to-peer.