Mondo
La parziale smentita alle indiscrezioni rilanciate ieri da Bloomberg e anticipate la settimana scorsa da Key4biz (leggi articolo), sulla prossima fine del lettore musicale Zune è arrivata dalle dichiarazioni rilasciate da Dave McLauchlan, Senior Business Development Manager per Zune, sul forum del sito anythingbutipod: “…Ho ricevuto delle email, dei tweet, delle telefonate di persone che mi davano le condoglianze…stop, stop, stop!”, ha scritto McLauchlan, sottolineando che anche se non è previsto il lancio di nuovi lettori Zune, Microsoft continuerà a vendere e supportare Zune HD, e a sviluppare nuove applicazioni e giochi per la piattaforma.
Tuttavia, Zune HD è un prodotto ‘vecchio’ e dunque Microsoft preferirà quest’anno concentrarsi su Windows 7, che integrerà la piattaforma Zune: gli smartphone, insomma, diventeranno l’hardware di Zune.
“Quello che tutti dovrebbero sapere è che ogni prodotto di elettronica di consumo ha un ciclo di vita e Zune ha ormai 18 mesi. Siamo stati del tutto onesti quando abbiamo affermato che l’hardware di Zune saranno i telefonini WP7 e continueremo a vendere e supportare i prodotti ancora in commercio della linea Zune HD”, ha affermato McLauchlan, sottolineando ironicamente di “non essere stato ancora licenziato da Microsoft”.
Secondo Bloomberg, che citava fonti vicine all’azienda di Redmond, Microsoft si appresta a mandare in pensione i lettori musicali Zune che non hanno saputo contrastare lo strapotere degli iPod di Apple, continuando a investire sul software Zune per gli smartphone e mantenendo il supporto ai dispositivi solo nel Nord America.
Il lettore musicale Zune è stato lanciato nel 2006, con l’ambizioso obiettivo di contrastare l’iPod di Apple grazie anche ai diversi servizi di corredo (il software free Zune, lo store online Zune Marketplace, il servizio in abbonamento Zune Pass ed esclusivi contenuti su Zune.net), ma le vendite non hanno toccato i livelli sperati.
Microsoft continuerà dunque a sviluppare la versione mobile di Zune e il software Zune per Windows. Il servizio Zune Pass, che resta comunque attivo e in grado di generare nuovi flussi di entrate dall’accesso ai contenuti di major musicali come Universal Music Group International, Sony Music Entertainment, EMI Music, e Warner Music Group e dei più importanti studi cinematografici, come Paramount Pictures and Warner Brothers Digital Distribution, difficilmente però riuscirà a scalfire la supremazia di iTunes, essendo compatibile solo coi dispositivi Windows.
Zune, secondo Bloomberg, “non può essere considerato un cattivo lettore MP3. Il fallimento, piuttosto, risiede nel fatto che il dispositivo non ha mai avuto un livello di differenziazione tale – sia per quanto riguarda le funzionalità che il prezzo – da battere l’iPod”.