Informazione: negli Usa il sorpasso del digitale sulla carta stampata grazie anche a tablet e cellulari

di Alessandra Talarico |

Il sorpasso è confermato anche in ambito pubblicitario: per la prima volta, i ricavi pubblicitari dei siti internet d'informazione hanno superato, lo scorso anno, i ricavi ottenuti dai giornali.

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Sempre più americani preferiscono l’informazione online ai giornali e sono sempre più numerosi gli adulti che usano il cellulare o il tablet per accedere all’informazione locale.

Secondo il “Pew Project for Excellence in Journalism“, il sorpasso del digitale sulla carta stampata si conferma ugualmente in ambito pubblicitario: per la prima volta, infatti, i ricavi pubblicitari dei siti internet d’informazione hanno superato, lo scorso anno, i ricavi ottenuti dai giornali.

 

Secondo l’indagine condotta dall’istituto di ricerca, il 46% degli americani s’informa online almeno 3 volte a settimana, contro il 40% che preferisce invece tenersi aggiornato leggendo un giornale.

Quelle che emerge chiaramente, spiegano i ricercatori, è che “le persone trascorrono più tempo che mai a informarsi, ma quando si tratta di scegliere il supporto, il web guadagna rapidamente terreno mentre gli altri settori perdono quota”.

Solo le Tv locali resistono all’assalto e mantengono una popolarità maggiore dei siti di informazione online: il 50% degli americani le cita come loro fonte d’informazione primaria. Allo stesso tempo, l’audience delle Tv via cavo è sceso mediamente del 16% nel 2010. Percentuale che sale al 37% per la sola CNN, che ha perso 564 mila telespettatori in media durante le ore di picco.

La diffusione dei giornali è calata mediamente del 5% per le edizioni infrasettimanali e del 4,5% per le edizioni domenicali, mentre i ricavi pubblicitari sono calati ancora del 6,4% a 22,8 miliardi di dollari.
I giornali guadagnano parallelamente 3 miliardi di dollari con le loro edizioni online, cifra che rappresenta solo una piccola parte del montante globale dei ricavi pubblicitari dei siti di informazione, che secondo eMarketer si sono attestati nel 2010 a 25,8 miliardi di dollari, in crescita del 13,9% rispetto al 2009.

Uno studio separato, condotto sempre da Pew Internet and American Life Project, ha analizzato la tendenza sempre più diffusa a utilizzare i dispositivi mobili per la ricerca di informazioni ‘locali’ come aggiornamenti meteo o informazioni sui ristoranti o i negozi vicino casa.

Si tratta, in realtà, di una tendenza più diffusa presso i giovani provenienti da famiglie agiate o i neogenitori. Il 51% delle persone interpellate per questo studio utilizza sei o più differenti fonti o piattaforme ogni mese per accedere alle informazioni locali.

Un quarto degli intervistati (pari al 13% di tutti i possessori di dispositivi mobili e all’11% della popolazione adulta totale) utilizza un’app ad hoc.

 

Riguardo poi la disponibilità a utilizzare servizi di informazione locale a pagamento, il 36% degli adulti dice di pagare per i contenuti, siano essi le edizioni digitali dei quotidiani (31%) oppure apps per accedere a contenuti premium.

Un aspetto importante della ricerca, infine, riguarda la disponibilità degli utenti a pagare per i contenuti online di fronte alla possibilità di far sopravvivere i media locali: il 23% degli intervistati si è detto infatti disponibile a pagare 5 dollari al mese per avere pieno accesso ai contenuti del proprio quotidiano preferito online. Il 18% si è detto disponibili a pagare fino a 10 dollari.
Percentuali decisamente superiori alla percentuale di adulti (5%) che attualmente utilizza servizi informativi a pagamento.

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