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New Media: in Francia trionfa la catch up Tv. I giovani sono sempre più ‘Atawad’

Francia


I giovani guardano sempre di più la Tv sui laptop o smartphone. E’ il risultato del Report ‘Global tv‘ che l’istituto Médiamétrie pubblica ogni due anni.

Secondo la Ricerca, i nuovi mezzi televisivi catturano sempre di più l’attenzione dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni, i cosiddetti ‘Atawad‘, persone che vogliono poter guardare la televisione AnyTime, AnyWhere, Any Device.

Ormai, quasi un ragazzo francese su quattro, consuma programmi da ogni luogo, quando lo desidera e da tutti i dispositivi. Un’attitudine che resta ancora limitata invece tra il pubblico adulto.

 

Per Médiamétrie, il successo della catch up Tv è la conferma di questo nuovo modo di approcciarsi alla Tv.

Nel 2010, rileva l’istituto francese, il consumo di catch up Tv nella fascia 15-24 anni è di 14 minuti al giorno. E’ più di tre volte il consumo medio di un adulto che invece passa solo quattro minuti davanti alla catch up tv.

Per i ragazzi, il computer è considerato un rivale del piccolo schermo. A dicembre 2010, il 14,6% dei ragazzi ha guardato la Tv direttamente sul proprio laptop contro il 6,1% del 2008.

 

Secondo Vincent Colonna, consulente della società Protagoras e autore di programmi Tv, questi dati non sono sorprendenti: i ragazzi di oggi sono nati col computer e considerano la televisione il medium con il quale sono cresciuti i loro genitori.

A testimonianza di ciò, nel 2010 il consumo medio di Tv tra i ragazzi di 15-24 anni è stato di 1 e 50 minuti, molto lontano dal resto della popolazione che invece si attesta su 3 ore e 32 minuti.

 

Jean-Pierre Panzani, direttore marketing del dipartimento Tv di Médiamétrie, ha sottolineato che i ragazzi considerano “il laptop come un secondo televisore“.

Questo gli consente di diventare autonomi e di poter commentare e scambiarsi video come avviene su YouTube.

Le emittenti si sono subito allineate alle nuove tendenze, cercando di proporre programmi di entertainment che integrano pc, reti sociali e cellulare. In altre parole, broadcaster e inserzionisti cercano di seguire i giovani telespettatori anche sulle nuove piattaforme, in particolare proprio la catch up tv.

 

“Il modello pubblicitario di M6 Replay (servizio di catch up tv di M6) funziona“, ha dichiarato Ronan de Fressenel, responsabile marketing dell’emittente televisiva. Su M6 Replay, l’ammontare delle campagne ha ormai raggiunto i 100 mila euro. Nel 2010, la catch up tv di M6 ha generato “un fatturato di diversi milioni di euro”.

Tuttavia, ha commentato Dominique Delport, Ceo D’Havas média, “le emittenti non hanno ancora trovato il modo di monetizzare l’audience di internet.

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