Auditel: l’Antitrust proroga l’istruttoria dopo la nuova denuncia di Sky Italia

di Raffaella Natale |

L’Autorità ha deciso ulteriori approfondimenti e ha rimandato al 31 dicembre la chiusura del procedimento.

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Sky Italia

L’Antitrust ha deciso di ampliare l’istruttoria avviata nel novembre 2009 nei confronti di Auditel, dopo la segnalazione da parte di Sky Italia di ulteriori comportamenti presuntivamente restrittivi della concorrenza consistenti nella mancata inclusione, nel campione dell’Indagine, degli individui stranieri residenti in Italia e nell’attribuzione dei risultati della rilevazione anche ai soggetti che non possiedono un apparecchio televisivo. Tali comportamenti, secondo Sky, costituirebbero due gravi errori metodologici nello svolgimento e nell’elaborazione dei dati dell’Indagine Auditel.

 

Il procedimento, si legge nel Bollettino dell’Autorità, è quindi prorogato al 31 dicembre 2011. Entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento, le parti potranno essere sentite.

 

Più precisamente Sky afferma che, riguardo alla mancata inclusione degli stranieri residenti in Italia, il panel è formato sulla base delle liste elettorali di conseguenza il campione su cui sono effettuate le rilevazioni non rappresenterebbe i comportamenti di ascolto di circa cinque milioni di individui. I risultati rilevati nel campione vengono, quindi, espansi in modo da essere riferiti alla totalità della popolazione residente in Italia, compresi gli stranieri. In altri termini, gli stranieri – anche se non rilevati effettivamente nell’ambito del campione – vengono contati nella fase di espansione come se fossero italiani ‘medi’ e quindi come se guardassero la televisione in modo analogo ai cittadini italiani.

Ciò comporterebbe, secondo Sky, “una evidente distorsione dei risultati sul piano qualitativo (il pubblico televisivo riportato infatti ha caratteristiche socio-demografiche diverse da quelle del pubblico televisivo reale) e sul piano quantitativo, considerando che la popolazione degli immigrati è composta tipicamente da soggetti che lavorano fuori casa un elevato numero di ore al giorno con una sovra-rappresentazione degli ascolti televisivi (e quindi del valore dei relativi spazi pubblicitari)”.

 

Per quanto concerne invece l’attribuzione dei risultati della rilevazione anche ai soggetti che non possiedono un apparecchio televisivo, Sky ha sottolineato che, sebbene il campione sia composto da famiglie dotate di almeno una tv, i relativi dati di ascolto sono espansi per la totalità dei residenti in Italia, compresi coloro che vivono in abitazioni prive di televisori. La contestata procedura di espansione dei risultati delle rilevazioni alla popolazione che non possiede un televisore, peraltro, non riguarderebbe gli ascolti riferiti ai canali Sky; infatti, poiché il numero degli abbonati Sky nell’ambito del campione Auditel è certificato nella sua reale consistenza, nella procedura di espansione tale dato non è soggetto a correzione attraverso fattori di ponderazione. Conseguentemente, la descritta metodologia di espansione determinerebbe un ingiustificato sovradimensionamento degli ascolti televisivi di tutte le emittenti, ad eccezione di Sky, essendo quest’ultima esclusa da tale erronea procedura di espansione.

 

L’Autorità ha quindi deciso di prorogare il procedimento perché i comportamenti di Auditel possono pregiudicare la correttezza dei dati di ascolto dei canali televisivi e, quindi, incidere sulle dinamiche competitive del mercato della raccolta pubblicitaria, limitando altresì le possibilità di sviluppo di nuove offerte televisive sia in chiaro che a pagamento.

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