Prisa: ‘profondo rosso’ per il primo gruppo media del mercato spagnolo. Ancora scarsi i risultati del Piano di risanamento

di Raffaella Natale |

Costretta dai debiti, Prisa ha venduto il canale Cuatro al maggior competitor, Telecinco, controllata da Mediaset.

Spagna


Prisa

Prisa, primo gruppo media del mercato spagnolo, ha presentato conti in rosso per il 2010, dopo aver lanciato un Piano di risanamento per ridurre il pesante indebitamento, vendendo asset e aprendo le porte a nuovi azionisti.

La società ha chiuso l’anno con una perdita netta di 72,9 milioni di euro contro un utile netto di 50,5 milioni dello scorso anno.

Il fatturato è in forte calo, -14,8% a 2,69 miliardi di euro, mentre l’Ebitda s’è ridotta del 4,4% a 596,3 milioni di euro.

Risultati accolti freddamente dalla Borsa: nella tarda mattinata di ieri il titolo perdeva lo 0,50% a 1,98 euro.

 

Nella nota il gruppo ha ammesso di aver registrato nel 2010 la principale perdita del proprio Piano finanziario, senza considerare i conti di Cuatro.

Costretto dai debiti, il gruppo spagnolo, editore di El Pais, lo scorso anno ha venduto il canale Cuatro al suo maggior competitor, Telecinco (Mediaset), e il 44% della pay-Tv Digital+ a Telecinco e Telefonica, per un totale di 976 milioni di euro.

Ha provveduto anche al licenziamento di 2.500 dipendenti tra Spagna, Portogallo e America latina, vale a dire il 18% del totale degli impiegati.

Sempre nell’ambito del Piano di risanamento, il 27 novembre gli azionisti hanno approvato l’ingresso nel capitale degli investitori anglosassoni del fondo Liberty, che hanno portato nelle casse di Prisa 650 milioni di euro.

“Un’iniezione di capitale di quasi 2 miliardi di euro che- ha commentato la società –  ha permesso di ridurre considerevolmente il livello di indebitamento”.

 

Il gruppo registra un debito di 2,9 miliardi di euro, contro i 4,8 miliardi dello scorso anno. Si ritiene quindi soddisfatto d’aver ridotto del 12,4% le spese generali e del 28,6% l’esposizione finanziaria.

Prisa, primo gruppo sul mercato audiovisivo spagnolo, è presente nella stampa con il quotidiano El Pais, nell’editoria con Santillana, nella televisione con Digital+ e nella radio con Union Radio

 

L’utile operativo s’è ridotto del 12% a 2,8 miliardi di euro : 1,4 miliardi per l’attività audiovisiva (escludendo Cuatro), in calo del 22,5% sull’anno, 642,3 milioni per l’editoria (+4,1%), 405,5 milioni per la radio (+7,5%) e 413,5 milioni per la stampa (-0,6%).

Nel 2010 El Pais aveva una distribuzione giornaliera media di 370.080 (in calo del 5,5%) mentre l’Ebitda ha perso il 2% a 38,6 milioni e l’utile netto è aumentato del 60% a 19,2 milioni. Le entrate pubblicitarie del gruppo sono sempre in forte ribasso, 25% rispetto al 2009 a 898,6 milioni di euro.

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