Italia
“Il Consiglio di Stato ha bocciato il ministero dello Sviluppo Economico in materia di digitale terrestre“: lo annuncia in una nota il responsabile del Forum Ict del Partito democratico, Paolo Gentiloni. “Dopo il via libera Ue a Sky, il Governo aveva cercato di impedirne l’accesso al digitale terrestre invocando il ‘principio di reciprocità“.
“In sostanza – prosegue Gentiloni – mettendo in forse la possibilità di assegnare frequenze a Sky Italia perché controllata da azionisti di un paese extracomunitario, gli Stati Uniti, in cui vige una normativa diversa dalla nostra. Il carattere strumentale dell’operazione era reso evidente dal fatto che le nostre frequenze sono da tempo assegnate a società con azionisti di paesi extra Ue – dall’Egitto alla Cina – e che l’impedimento sia stato sollevato solo per gli Usa”.
Secondo Gentiloni, “il parere del Consiglio di Stato, trasmesso oggi anche all’Agcom, demolisce gli argomenti utilizzati dal ministero e conferma che in base alle norme Ue, alle leggi italiane e alle delibere Agcom non sono proponibili ostacoli a società stabilite in Italia. Ora – conclude il responsabile del Forum Ict del Pd – mi aspetto che il ministro Romani trasmetta senza ulteriori ritardi all’Ue il disciplinare di gara, ultimo passaggio necessario prima della sua pubblicazione”.
Paolo Romani aveva chiesto un nuovo parere al Consiglio di Stato in merito alla normativa riguardante l’applicazione del principio di reciprocità tra Stati in materia di radiodiffusione televisiva, dopo che il primo era stato sospeso perché la richiesta era stata formulata ‘in termini generali e sintetici’ e privi di ‘un’argomentata illustrazione dei punti problematici’.
Il ministro aveva precisato che non c’era stato alcun ricorso dell’Italia su Sky, “ma la verifica sulla compatibilità di Sky con il mercato italiano”.
Una scelta motivata, aveva commentato, dalla “delicatezza della questione e dalla sua complessità tecnico giuridica”.
Sulla questione il Consiglio di Stato aveva a sua volta sollecitato le osservazioni dell’Autorità, che si è pronunciata spiegando che a suo giudizio non c’è problema sulla reciprocità tra Stati.
Il Consiglio dell’Agcom, riunitosi il 13 dicembre, ha condiviso all’unanimità il parere messo a punto dagli uffici, peraltro in linea con precedenti pronunce dell’organismo di garanzia su questi temi.
Contro la partecipazione di Sky alla gara hanno preso posizione Mediaset e Telecom Italia Media. Secondo la decisione Ue, Sky potrà trasmettere su digitale terrestre (ma solo peri canali in chiaro) e concorrere per il lotto di tre multiplex riservati ai nuovi entranti, mentre Rai, Mediaset e TI Media, già presenti sul digitale, potranno gareggiare per le altre due reti.