Telecom Italia: sprint in Borsa dopo i risultati. Franco Bernabè, ‘Gruppo solido, superati i target sul debito’

di Alessandra Talarico |

Italia


Franco Bernabè

Focus sui mercati considerati strategici – Italia, Brasile e Argentina – con l’obiettivo di stabilizzare il fatturato consolidato grazie all’apporto dell’America latina e sul continuo recupero dell’efficienza operativa; selettività negli investimenti e riduzione dell’investimento finanziario. Sono questi i capisaldi del Piano triennale 2011-2013 presentato da Telecom Italia che, inoltre, si focalizzerà su una politica di incremento del monte dividendi distribuiti.

Per il 2011, i target dei principali indicatori economici di Gruppo includono la Business Unit Argentina e sono a parità di perimetro e cambi, ed escludono oneri e proventi non organici. Per l’anno in corso, il gruppo attende ricavi e EBITDA organici sostanzialmente stabili rispetto al 2010 (proformato considerando la BU Argentina consolidata per 12 mesi); investimenti industriali pari a circa 4,8 miliardi di euro e un indebitamento finanziario netto rettificato a circa 29,5 miliardi di euro.

Per il 2011-13, gli obiettivi legati ai principali indicatori finanziari prevedono un free cash flow operativo cumulato di oltre 22 miliardi di euro; una posizione finanziaria netta rettificata di circa 25 miliardi di euro a fine 2013 e un incremento annuo del monte dividendi pari al 15%.

 

Ieri, Telecom Italia ha esaminato e approvato  la Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2010. Il gruppo ha chiuso l’anno con un utile netto consolidato quasi raddoppiato a 3,12 miliardi di euro (+97,4% rispetto a fine 2009) su ricavi per 27,5 miliardi di euro (+2,5% rispetto a fine 2009) grazie al consolidamento, nell’ultimo trimestre del 2010, della Business Unit Argentina (798 milioni di euro) e per l’effetto del cambio Real/Euro della Business Unit Brasile.

L’Ebitda si è attestato a 11,4 miliardi di euro (11,8 miliardi l’Ebitda organico e 42,8% il margine Ebitda). Il free cash flow operativo è stato di 6,2 miliardi di euro (-85 milioni di euro rispetto al 2009) pari al 22,5% dei ricavi. Escludendo gli esborsi legati a Sparkle il free cash flow è stato di 6,6 miliardi di euro (+304 milioni di euro).

L’indebitamento finanziario netto rettificato si è attestato a 31,4 miliardi di euro, in diminuzione di 2,4 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2009 (33,9 miliardi di euro). Proposta la  distribuzione di un dividendo di 5,8 euro cent per le azioni ordinarie e di 6,9 euro cent per le azioni di risparmio, con un incremento di circa 160 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio.
“Il 2010 – ha commentato l’ad Franco Bernabèè stato un anno di grande trasformazione per Telecom Italia, che ha accresciuto la propria presenza in America Latina, ribilanciando così le attività del gruppo rispetto al mercato domestico, e migliorato considerevolmente la struttura patrimoniale e realizzato un rilevante recupero di competitività.”

“Anche quest’anno – ha aggiunto – abbiamo raggiunto il target di Ebitda domestico (pari a 9,8 miliardi di euro) e generato oltre 6 miliardi di operating free cash flow a livello di gruppo. Abbiamo inoltre realizzato una consistente riduzione dell’indebitamento superando i target che ci eravamo dati per il 2010.”
“La maggiore competitività sul mercato domestico e l’accresciuta presenza in America Latina – ulteriormente consolidata da un incremento del 2,1% nell’economic interest di Telecom Argentina – fanno oggi di Telecom Italia un Gruppo sempre più solido che può permettersi di guardare al futuro con serenità”, ha concluso Bernabè.

Nel quarto trimestre, i ricavi si sono attestati a 7,6 miliardi di euro, in crescita dell’11,2% rispetto al corrispondente periodo del 2009; i ricavi domestici si sono attestati a 5,03 miliardi di euro.
 

I risultati sono stati accolti con entusiasmo dalla Borsa: stamani il titolo Telecom Italia ha aperto la giornata di contrattazioni in testa al Ftse Mib con un rialzo di oltre 3 punti percentuali a 1,08 euro.

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