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Tlc: i risultati finanziari dei big europei

Europa


I big delle tlc europee hanno presentato risultati in chiaro scuro. La spagnola Telefonica sconta la debolezza del mercato domestico con una flessione del 45% dell’utile netto, che al quarto trimestre si è attestato a 1,33 miliardi di euro, pari a 30 cents per azione, rispetto ai 2,44 miliardi (54 cents per azione) registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti attendevano un utile di 2,4 miliardi di euro.  Il fatturato è cresciuto, invece, del 10% a a 16,4 miliardi dai 14,98 precedenti e in linea con le attese degli analisti.

La debolezza delle attività spagnole è stata tuttavia compensata dalla crescita nel resto d’Europa e in America Latina, fattori che hanno consentito al gruppo di Cesar Alierta di chiudere il 2010 con un utile netto di 10,2 miliardi di euro, in rialzo del 30,8% su base annua, su ricavi in crescita del 7,1% a 60,7 miliardi di euro.

Per il 2011, il gruppo attende una crescita dei ricavi del 2% e prevede un aumento del suo dividendo annuale del 14,3% a 1,60 euro per azione. Per il 2012, invece, il dividendo dovrebbe attestarsi a 1,75 euro per azione.

 

Deutsche Telekom chiude l’anno con ricavi pari a 62,42 miliardi di euro (+0,4% rispetto al dato proforma di 62,15 miliardi dell’esercizio precedente) e un utile netto adjusted di 3,41 miliardi di euro, in crescita del 4,7% rispetto al dato proforma di 3,26 miliardi del 2009. L’Ebitda si è attestato a 19,5 miliardi di euro e il free cash flow a 6,5 miliardi, superiore alle attese di 6,2 miliardi della società di tlc. A fine anno, l’indebitamento netto è salito a 42,27 miliardi di euro, dai 40,91 miliardi di inizio anno. Pur avendo centrato i target  finanziari 2010, in Borsa il titolo ha segnato un calo dell’1,25% a 9,796 euro a causa delle deboli performance trimestrali. Negli ultimi tre mesi dell’anno, infatti, si è registrato un vistoso aumento delle perdite, dai 3 milioni registrati nel quarto trimestre 2009 a  582 milioni, su un fatturato di 15,48 miliardi, in calo del 4,5%. Sui conti hanno pesato  gli oneri legati alle svalutazioni delle attività in Grecia ed in Romania. L’Ebitda del quarto trimestre si è attestato a 4,5 miliardi di euro, in calo del 10,3% e contro un consensus di 4,65 miliardi.

Per l’anno in corso, Deutsche Telekom attende n Ebitda adjusted sostanzialmente stabile rispetto al 2010 a circa 19,1 miliardi e un free cash flow di almeno 6,5 miliardi, mentre per il 2010 verrà versato un dividendo di 0,70 euro per azione.

 

L’ex monopolista francese France Telecom ha chiuso il 2010 con un fatturato in lieve crescita (+0,6%) a 45,5 miliardi di euro, mentre l’utile netto è salito a 4,88 miliardi rispetto ai 3,02 miliardi del 2009 (+61%), in linea con le attese degli analisti. L’Ebitda è stato di 15,6 miliardi, in calo dell’1,3% ma leggermente superiore rispetto al consensus di 15,4 miliardi.

A fine anno l’indebitamento netto era sceso a 31,84 miliardi di euro e per il 2011 la società attende una leggera crescita dei ricavi ed un calo dell’1% del margine Ebitda. Il dividendo per il 2010 si attesta a 1,40 per azione e dovrebbe restare su questi livelli fino al 2012.
“Siamo leggermente più ottimisti dello scorso anno, ma il 2011 sarà sostanzialmente in linea con il 2010. La ripresa non è ancora completa ma è meglio di quanto ci aspettavamo”, ha affermato il direttore finanziario  Gervais Pellissier, sottolineando che c’è ancora una forte pressione sui margini a causa della concorrenza e del prossimo arrivo in Francia di un quarto operatore mobile.

La società ha quindi annunciato che l’attuale Ceo Stephane Richard dal primo marzo assumerà la presidenza del gruppo.

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