Rupert Murdoch prepara la successione: confermato l’acquisto di Shine per far entrare la figlia Elisabeth nel Cda della News Corp

di Raffaella Natale |

Liz Murdoch è una delle più fervide sostenitrici della convergenza tra i media e i contenuti a pagamento.

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Liz e Rupert Murdoch

News Corp ha confermato l’acquisto di Shine, la società britannica di produzione fondata nel 2001 da Elisabeth Murdoch. Come key4biz aveva già anticipato in un articolo del 17 gennaio, l’operazione consentirà alla figlia di Rupert Murdoch di rientrare nei vertici del gruppo e piazzarsi in pole position per la successione alla guida dell’impero dei media del tycoon australiano.

“Mi aspetto che Liz Murdoch entri in Consiglio d’amministrazione dopo il completamento di questa trattativa”, ha commentato con soddisfazione Rupert Murdoch in una nota ufficiale.

La donna, che aveva cominciato la propria scalata negli uffici statunitensi della News Corp, negli anni ’90 aveva fatto il proprio ingresso nel consiglio della pay-Tv britannica BSkyB (News Corp), prima di fondare l’azienda Shine che, grazie alla sua gestione, ha avuto un gran successo producendo la popolare serie Tv MasterChef.

 

Shine ha oggi un valore di mercato di 415 milioni di sterline (490 milioni di euro) e, grazie a un valido team, è diventata una società di produzione indipendente che in breve tempo si è affermata sui mercati chiave del settore.

 

L’arrivo di Elisabeth (42 anni) rafforzerà la presenza della famiglia Murdoch in seno al Cda della News Corp, visto che Rupert ha già 79 anni e nel 2009 ha perso anche il proprio braccio destro Peter Chernin.

Il magnate ha, infatti, tre figli ma solo il più giovane, James, occupa un posto di rilievo nella holding. Lachlan ha lasciato nel 2005 le proprie funzioni direttive in News Corp.

Secondo il Wall Street Journal, i due figli di Murdoch si intenderanno bene e non dovrebbero esserci tensioni se si decidesse per una gestione congiunta della holding mondiale dei media.

 

Elisabeth Murdoch s’è sempre mostrata molto critica nei confronti dei player del mercato audiovisivo, sostenendo che si avvalgono di modelli di business ormai superati.

In occasione di una recente incontro ha accusato l’associazione dei direttori dei palinsesti di aver avuto un atteggiamento passivo davanti alla crisi della pubblicità.

Rimarcando che esistono altre fonti di reddito, ha citato il caso di “The Biggest Loser” (serie Tv prodotta da Shine) da cui è nato anche un gioco per Wii che ha venduto 500 mila copie nel mondo. La Murdoch è, infatti, una delle più fervide sostenitrici della convergenza tra i media e i contenuti a pagamento.

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