Parte in Francia la piattaforma online Jaimelinfo: ritorna il giornalismo di inchiesta e questa volta sono i lettori a finanziarlo

di Raffaella Natale |

Sulla scia del noto sito americano, Spot.us, anche in Europa un progetto per rilanciare il giornalismo di qualità.

Europa


Redazione di Mediapart

I lettori hanno bisogno di un ritorno al giornalismo di inchiesta e lo stanno facendo grazie a internet e finanziando direttamente i servizi. Succede in Francia dove nelle prossime settimane verrà lanciata Jaimelinfo.fr (Amo l’informazione), una piattaforma di crowdfunding che permetterà ai lettori di finanziare direttamente reportage e progetti di sviluppo della redazione.

Promossa dal quotidiano online Rue89, che ha già raccolto l’adesione di siti e blog (Mediapart, TerraEco, OWNI, Arrêts sur images, Cafebabel, Myeurope …), Jaimelinfo si ispira al sito internet Spot.us.

Lanciato negli Stati Uniti nel 2008, Spot consente agli utenti di finanziare le inchieste proposte da giornalisti indipendenti.

Nel 2009, il New York Times ha ‘ospitato’ un articolo sull’accumulo dei rifiuti nell’oceano Pacifico, nella sua sezione Scienza. Il reportage è costato 6 mila dollari (4.400 euro) e avviato un nuovo esperimento di politica editoriale per il noto quotidiano americano.

Strutture come Spot.us, ma negli Usa ce ne sono molte altre, organizzano sul web la raccolta dei fondi, una sorta di colletta scaricabile dal fisco, in grado di permettere ai giornalisti di poter scrivere e investigare sui temi più diversi, spesso trascurati dai media tradizionali. Tra loro il fondatore di Craiglist, un notissimo sito dove si può vendere e comprare di tutto, rigorosamente di seconda mano, e Jimmy Wales, padre di Wikipedia.

Per Jaimelinfo, il concetto è tuttavia più ampio: saranno infatti i siti di informazione, e non i singoli giornalisti, a proporre i reportage da finanziare. Mentre l’utente potrà anche decidere di “contribuire al loro funzionamento e al loro sviluppo“, ha spiegato Laurent Mauriac, presidente di Jaimelinfo e giornalista a Rue89.

“Molti siti come Rue89 – ha sottolineato – si sono costruiti una community di lettori fedeli che sono interessati a partecipare alla costruzione di un nuovo modello economico”.

Del resto sono proprio i soldi degli utenti internet che stanno rivoluzionando l’economia dei media online.

Mauriac ha, comunque, avvertito che bisogna stare con i piedi per terra: “La chiave per riuscire in questo progetto è di avere un modello fondato su diverse fonti di entrata” e Jaimelinfo “è solo una fonte di entrata supplementare” che aiuterà a sviluppare contenuti di qualità.

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