Editoria: le Associazioni fanno il punto sulla situazione italiana. Quali interventi per tornare a crescere?

di Raffaella Natale |

Domani 22 febbraio Press Conference nella sede della Fieg a Roma. Verrà presentato il Rapporto del prof. Alessandro Nova dell’Università Bocconi.

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Le Associazioni della Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione (Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg) hanno indetto per domani 22 febbraio una Press Conference nella sede della Fieg a Roma.

Oggetto dell’appuntamento sarà la presentazione dell’annuale Rapporto sulla situazione delle imprese della Filiera e sulle proposte per il rilancio del settore.

 

Lo studio  “Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: quali interventi per tornare a crescere?“, è stato elaborato dal prof. Alessandro Nova dell’Università L. Bocconi di Milano, con l’intento di rappresentare il peso, oggettivamente rilevante, dei settori che compongono la Filiera nel contesto industriale italiano e illustrare i necessari interventi per rilanciare la crescita delle sue imprese.

L’occasione permetterà ai rappresentanti delle otto Associazioni di indicare le proposte di interventi di politica industriale ritenuti essenziali a sostegno dei settori della Filiera.

I lavori verranno aperti dal presidente Fieg, Carlo Malinconico, mentre al presidente di Assocarta, Paolo Culicchi, spetteranno le conclusioni. Successivamente ci sarà un confronto con i rappresentanti dei media presenti in sala.

 

In Italia, ci dice lo Studio di Alessandro Nova, ordinario di Amministrazione, Finanza e Controllo, il mercato della ‘carta’ vale ben 36,3 miliardi di euro, da lavoro a 230 mila addetti diretti e oltre 560 mila occupati allargando a tutto l’indotto. Le esportazioni arrivano a 8,6 miliardi di fatturato e la crisi economica non sembra aver arrecato danni consistenti alla filiera.

“Per la Filiera – si legge nella nota Fieg – è necessario un coerente disegno politico di intervento che sostenga le imprese nel processo di allineamento delle loro strutture produttive ai nuovi modelli informativi e verso il raggiungimento di maggiori livelli di produttività”.

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