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I nuovi rumors su una possibile alleanza con Microsoft per l’integrazione di Windows Phone 7 sugli smartphone destinati al mercato americano, hanno fatto segnare un balzo del 4% alle azioni Nokia.
Le indiscrezioni su un possibile, seppur parziale, abbandono del sistema operativo Symbian circolano già da un po’ di tempo, alla luce delle persistenti difficoltà del gruppo finlandese a mantenere il proprio vantaggio sui concorrenti nel settore degli smartphone, in cui la società sente sempre più il peso dell’avanzata di Google e Apple.
A rinnovare le speculazioni su questa ipotesi, è stato l’analista Adnaan Ahmad della Berenberg Bank di Amburgo, che ha sollecitato il Ceo Stephen Elop – che tra l’altro è un ex dirigente Microsoft – a formare un’alleanza col gruppo di Redmond, per contrastare l’irresistibile avanzata degli smartphone Android e degli iPhone.
Si tratterebbe di una decisione non senza conseguenze per il gruppo finlandese, che ha fin qui puntato sul sistema Symbian e perderebbe, se passasse a un altro sistema operativo, il controllo su una parte essenziale del business.
Nella lettera inviata da Ahmad a Elop, e pubblicata dal Financial Times, la richiesta è, tuttavia, esplicita: Nokia dovrebbe passare al software Windows Phone e abbandonare Symbian, che continua inesorabilmente a perdere quote di mercato (dal 40% del 2009 al 31% a fine 2010) e profitti a vantaggio dei concorrenti.
Le due società non hanno voluto commentare le nuove indiscrezioni, ma Elop, il primo non finlandese a guidare Nokia, potrebbe essere sul punto di annunciare ufficialmente la decisione, probabilmente l’11 febbraio durante l’incontro a Londra con gli investitori.
L’ipotesi ha preso corpo per il fatto che Nokia ha stranamente tenuto la bocca cucita sugli annunci che verranno resi nel corso del’incontro londinese. Molti analisti, inoltre, hanno intravisto questa possibilità fra le righe delle dichiarazioni rese da Elop lo scorso 27 gennaio, quando il Ceo affermò che Nokia avrebbe abbandonato ‘l’approccio globale’ tradizionale e avrebbe stabilito strategie individuali per le diverse fasce – bassa, media e alta – dei suoi cellulari, così da “creare e/o unirsi ad altri ecosistemi”.
Molti hanno interpretato queste affermazioni come una conferma del prossimo abbandono di Symbian sul mercato americano, dove Nokia si trova in una posizione molto debole rispetto a concorrenti come Samsung, Apple, RIM, HTC e LG. La quota di Nokia, che fino al 2002 era leader del mercato Usa, è attualmente del 2%. Anche Microsoft sta facendo fatica a imporsi sul mercato degli smartphone e potrebbe beneficiare di un simile accordo. Nokia, del resto, resta il primo player mondiale del settore e nel 2010 ha venduto 450 milioni di cellulari.
Le due società hanno già in atto un accordo, seppur limitato all’utilizzo di applicazioni come Windows Office ed Exchange Active Sync sugli smartphone Nokia Serie E. Il motore di ricerca Bing, inoltre, utilizza i dati forniti da Navteq, una società che Nokia ha acquistato nel 2007 per 8,1 miliardi di dollari. Come parte della possibile alleanza, dunque, Nokia potrebbe decidere di utilizzare Bing come motore di ricerca predefinito sui suoi smartphone.