Francia
Rinnovando la promessa di investire nel settore 2 miliardi di euro in 5 anni, l’operatore storico francese France Telecom ha indicato nel dettaglio la propria strategia per lo sviluppo della fibra ottica: l’obiettivo è quello di portare l’accesso a 10 milioni di abitazioni entro il 2015, che diventeranno 15 milioni nel 2020, pari al 60% del totale. L’annuncio è stato fatto stamani dal ministro dell’Industria Eric Besson che ha dimostrato apprezzamento per la risposta dell’operatore storico alle istanze del governo che ha chiesto a tutti i player di fornire impegni circostanziati circa i piani di sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione.
Besson ha ricordato che allo stato attuale poco più di un milione di case è coperto dalla fibra ottica e ha insistito sulla necessità di accelerare sullo sviluppo della rete ultrabroadband entro quest’anno: “Al 31 dicembre abbiamo superato la soglia simbolica del primo milione di abitazioni collegate e ora l’obiettivo è di raddoppiare entro quest’anno”, ha detto.
“L’ambizione di France Telecom-Orange è di portare la fibra ottica in 3.600 comuni di media e grande dimensione entro il 2015”, ha fatto sapere l’operatore storico in una nota, in cui si ribadisce anche la volontà di associarsi con gli altri operatori interessati a queste installazioni, “proponendo loro tutte le modalità di accesso previste dalla legge, in particolare per quanto riguarda le offerte di co-finanziamento”.
France Telecom, intanto, si muove anche sul fronte dei servizi e ha stipulato un accordo con gli altri due concorrenti (Bouygues Telecom e SFR) e con Atos Origin per la realizzazione di un sistema di pagamento per internet e i cellulari.
Battezzato Buyster, il sistema sarà disponibile in Francia entro la metà di quest’anno agli oltre 50 milioni di clienti dei tre operatori e permetterà di effettuare pagamenti da qualsiasi dispositivo: Pc, smartphone, tablet o Tv. Il cliente dovrà tuttavia avere con sè il cellulare: l’identificazione avviene infatti attraverso il numero del telefonino, sul quale verrà inviato un messaggio con un codice ‘monouso’ per effettuare il pagamento.
Eric Gontier, direttore generale del progetto, ha stimato che gli acquisti effettuati via cellulare potrebbero rappresentare il 10% del fatturato eCommerce, per un ammontare di poco più di sei miliardi di euro. Buyster dovrà convincere i commercianti ad accettare questo tipo di pagamento, ma il consorzio ha dalla sua l’appoggio di Atos Origin, che apporta una ‘dote’ di 30 mila imprese clienti.
L’iniziativa si inscrive nell’ambito degli sforzi delle società di telecomunicazioni volti a contrastare PayPal, Google e Apple nel settore dei pagamenti online e a diversificare le fonti di guadagno alla luce del costante calo dei profitti legato ai servizi tradizionali.